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Cronaca

Plastica in mare, l'assessore all'Ambiente: "Sull'argomento risveglio ambientalista"

La Montini illustra i progetti concreti che Rimini sta mettendo a punto per contrastare l'inquinamento

"Leggo e noto con piacere che sul tema dei rifiuti in mare, di quelli di plastica soprattutto, c’è molto fermento". Esordisce così l'assessore all'Ambiente di Rimini, Anna Montini, che illustra anche il punto della situazione sui vari progetti messi in campo in città. "Sull'argomento se ne parla tanto - spiega l'assessore - si organizzano convegni e iniziative di sensibilizzazione, si promuovono azioni di pulizia, sono nate associazioni, petizioni on line, si scrivono articoli, e tanto altro. Un problema fino poco tempo fa oggetto di discussione di pochi (addetti ai lavori, studiosi e pochi altri), che fortunatamente oggi ha raggiunto la ribalta conquistando l’attenzione del cosiddetto grande pubblico".

"Un risveglio ‘ambientalista’ - sottolinea le Montini - segnato anche dall’importante manifestazione del “fridays for future” della scorsa settimana, che è incoraggiante rispetto ad una maggiore conoscenza e consapevolezza rispetto ai temi della sostenibilità. Da tempo l’amministrazione comunale ha posto tra i temi centrali del suo mandato la valorizzazione del mare attraverso il piano di salvaguardia della balneazione a cui si affiancano iniziative mirate a ridurre la produzione di rifiuti in mare. L’attenzione in particolare riguarda la componente plastica, la più preoccupante sia perché è la più visibile e la più frequentemente rinvenuta sulle spiagge o in galleggiamento, sia perche’ i tempi di degradazione sono molto lunghi (centinaia di anni per le plastiche più resistenti) e ciò ne causa un accumulo sempre maggiore. Degradandosi, inoltre, la plastica si spezzetta ingannando pesci ed uccelli marini i quali, confondendoli per cibo, possono averne conseguenze letali".

L’Amministrazione, in collaborazione con privati e associazioni, si sta muovendo seguendo due principali finalità: la riduzione dell’uso di oggetti di plastica, soprattutto quelli monouso, e la facilitazione del riporto a riva dei rifiuti accidentalmente pescati da parte dei pescatori (fishing for litter). Su questo secondo punto, dai primi giorni di settembre del 2016 sono stati messi a disposizione dei pescatori due cassonetti nel porto di Rimini per il conferimento gratuito dei rifiuti accidentalmente pescati. Inoltre il Comune a maggio 2018 ha supportato insieme ad altre organizzazioni la presentazione di un progetto (approvato, finanziato e primo in graduatoria ma in attesa della conferma del finanziamento da parte del Ministero dell’Ambiente) che coinvolge quattro imbarcazioni della marineria locale per attività di fishing for litter.

"E’ però sul primo aspetto, quello della riduzione dell’uso di oggetti di plastica monouso, che stiamo mettendo in campo un pacchetto di iniziative trasversali, nell’ottica anche di educazione e sensibilizzazione al tema - aggiunge l'assessore. - Si comincia infatti dalla scuola: le mense scolastiche comunali a partire dalle prossime settimane utilizzeranno piatti in coccio anziché due piatti in plastica per bambino a pasto, per un totale di 6.400 piatti di plastica monouso al giorno ‘risparmiati’. La spiaggia di Rimini sarà tra le prime in Italia ad applicare una filosofia plastic-free: nella prossima ordinanza balneare infatti sarà introdotto il divieto di utilizzare cannucce e bicchieri di plastica monouso. Saranno installate quattro nuove fontane per l’acqua pubblica per facilitare l’uso delle borracce riutilizzabili (prima dell’estate al parco Tartarughino a Viserba; Piazza Calboli a Viserbella; via Oliveti a Miramare; e a seguire a fine anno in via Coriano in zona Villaggio San Martino) e si sta lavorando per il posizionamento di altre due sorgenti all’Arco d’Augusto e al Ponte di Tiberio. Da febbraio è stato vietato l’uso di coriandoli di plastica o plastificati su suolo pubblico e sulle spiagge. La marineria infine ha bandito dal dicembre 2017 l’uso delle cassette di polistirolo per il pescato locale".

"Capitolo a parte - conclude - merita invece la prossima Rimini Marathon, il grande evento sportivo in programma il prossimo fine settimana – sabato 30 e domenica 31 marzo – e che rappresenta l’esempio di come lavorando in sinergia si possano costruire iniziative di successo, che coinvolgono migliaia di persone e coniugano il divertimento alla sostenibilità. Grazie alla collaborazione con le aziende locali e con Ecomondo tutto il materiale in uso ai ristori sarà biodegradabile, si useranno solo bicchieri compostabili. La Rimini Marathon sarà davvero un’occasione per vivere una giornata all’insegna del movimento e dell’ambiente, grazie alla “domenica senz’auto”, con la zona a mare della Statale da scoprire a piedi, di corsa o in bicicletta. Dobbiamo, tutti, rimboccarci le maniche, partendo dalla cosa più semplice: quando ci è possibile, e riduciamo l’uso degli oggetti in plastica monouso e di plastica in genere. Ma non fermiamoci: puliamo le sponde dei fiumi (da cui deriva la gran parte dei rifiuti che si trova in mare), raccogliamo i rifiuti in spiaggia, sui bordi delle strade. A questo proposito voglio ringraziare tutte le associazioni e i gruppi di volontari che già lo stanno facendo, dando l’esempio concreto, senza clamori. Dal punto di vista politico, attendiamo il prima possibile le nuove norme che potrebbero aiutare a ridurre il problema dei rifiuti in mare, a partire dalla revisione della Direttiva porti dell’UE e dal Decreto Salva Mare del Ministero dell’Ambiente che dovrebbero facilitare e semplificare il conferimento gratuito dei rifiuti accidentalmente pescati dalle imbarcazioni di pesca e il conferimento e relative modalità tariffarie per i rifiuti delle attività della pesca e dell’acquacoltura. Ognuno faccia la propria parte”.

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