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Cronaca

Il Pnrr e lo spauracchio delle scadenze. Bellini: "Tempi stretti e costi aumentati, gli enti locali rischiano"

I timori espressi dalla vicesindaca al tavolo dell'Anci: "Il rischio, in assenza di risposte adeguate e concrete su queste criticità, è che gli Enti locali non siano poi nella condizione di attuare gli interventi"

Pnrr, aumento dei costi energetici, calo demografico, rapporto con le scuole convenzionate, sostegno alla disabilità. Sono stati questi i principali temi toccati dal gruppo nazionale Anci a cui ha partecipato in rappresentanza del Comune di Rimini la vicesindaca Chiara Bellini. Nella discussione si è parlato delle istanze da portare al nuovo ministro dell’Istruzione, durante la prossima assemblea nazionale Anci che si svolgerà a Bergamo il 22-24 novembre 2022.

"Il primo punto su cui Rimini e gli altri comuni hanno posto l’attenzione riguarda le tempistiche della tabella di marcia del Pnrr sull’edilizia scolastica - spiega la vicesindaca Chiara Bellini -, ritenuti troppo stringenti rispetto a quelli delle risposte date dal Ministero sui progetti presentati. Ricordiamo che a Rimini, grazie al buon esito della progettazione, sono stati dedicati più di dieci milioni di euro per realizzare, ampliare o ricostruire quattro nuove scuole per l’infanzia, da Rivazzurra a Viserba. Se la data finale del 30 giugno (data di consegna dei lavori in termini di progetti esecutivi e definitivi, corredati da tutti i pareri) non può essere posticipata perché ‘milestone’ europea, la richiesta emersa è quella di poter agire almeno su quella del 31 marzo 2023, data delle aggiudicazioni degli appalti di gara".

"Ma i timori non sono solo quelli legati alle tempistiche, preoccupa infatti l’aumento dei costi realizzativi delle opere previste. A discapito di coperture del 100% sui progetti presentati e finanziati, il Pnrr non considera infatti il recente e notevole aumento dei costi, oltre ai ritardi prevedibili nella reperibilità dei materiali. I finanziamenti, che dovevano essere al 100%, in realtà avranno costi aggiuntivi non sempre sostenibili, soprattutto per i piccoli comuni. Il rischio, in assenza di risposte adeguate e concrete su queste criticità,è che gli Enti locali non siano poi nella condizione di attuare gli interventi previsti".

Calo demografico e aumento dei costi energetici

"Tutto questo in un quadro dove gli aumenti delle utenze e dei costi energetici richiederanno un impegno economico straordinario, e a cui si dovranno dedicare risorse straordinarie - prosegue Bellini -. Un tema su cui, come Amministrazione comunale, stiamo già lavorando con le leve del nostro bilancio, ma su cui è necessaria una riflessione a livello nazionale. Oltre alle priorità individuate a sostegno degli interventi sula scuola pubblica, un’altra preoccupazione emersa dal gruppo nazionale Anci è quella che, per l’anno a venire, l’aumento dei costi energetici, uniti al problema del progressivo calo demografico, metta in difficoltà le scuole private convenzionate, alcune delle quali potrebbero ritrovarsi a rischio di chiusura. Un finale che non possiamo permetterci e su cui, oltre a valutare le possibili strategie locali, sarà richiesto un aiuto dallo stato o dal sistema regionale. Rimini, a livello locale, ha già aumentato le risorse a sostegno del sistema pubblico – privato; non ultimo, il recente accordo con le 18 realtà convenzionate a cui ha dedicato ulteriori 250 mila euro, tramite una convenzione che valorizza il sostegno concreto delle famiglie con bimbe e bimbi iscritti nelle scuole per la prima infanzia  e qualificare l’offerta integrata dei servizi per la prima infanzia in maniera sinergica, equilibrata ed equa".

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