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Cronaca Riccione

Polisportiva Riccione avvia una raccolta fondi per la sua sopravvivenza

Dopo il blocco delle risorse da parte dell'amministrazione comunale parte la solidarietà dei genitori dei giovani atleti

“La Asd Polisportiva Riccione, realtà sportiva con 59 anni di storia, in questo difficile momento ha bisogno del vostro sostegno”. Inizia così il testo che accompagna il lancio della raccolta fondi che prende il via in queste ore. Un’idea partita dal basso, dai numerosi genitori preoccupati per la situazione che si è venuta a creare e che, se non verrà sbloccata, impedirà a breve ai ragazzi di proseguire l’attività sportiva agonistica che stanno attualmente portando avanti allo Stadio del Nuoto di Riccione, struttura gestita dalla Asd.

“Siamo felici che questa idea sia partita dalle famiglie che, venute a conoscenza di questo periodo di gravi difficoltà economiche dovute alla chiusura dell’impianto natatorio, volevano trovare un modo per poterci aiutare – spiegano dalla Polisportiva -. Di aiutare lo sport, un settore che rischia purtroppo di avere ripercussioni irreversibili, perché non si possono aprire piscine e palestre alle famiglie, agli utenti, a chi fa attività fisica e a chi le gestisce viene a mancare il sostentamento, mentre le spese continuano ad essere più che mai vive. Gli sport e le attività in acqua sono fermi, ma c’è la possibilità di fare allenare gli atleti agonisti. Lo facciamo molto volentieri. La gestione della piscina però è completamente in perdita da lunghi mesi e il fatto di non poter contare su ciòche ci deve l’amministrazione comunale, compresi i rimborsi dei lavori di manutenzione straordinaria già anticipati, fa sì che la liquidità per l’Asd sia venuta a mancare. Avviamento allo sport, attività agonistiche, diffusione dello sport amatoriale, salute e benessere, riabilitazione e prevenzione, eventi, entusiasmo, aggregazione rischiano di venire spazzati via. La Polisportiva Riccione ha bisogno di aiuto, per evitare di dover decidere nei prossimi giorni di sospendere anche quel minimo di servizi che hanno consentito di mantenere in attività un piccolo, ma non per questo meno importante, gruppo di atleti. Con le nostre forze azzerate e gli aiuti emergenziali insufficientinon ce la possiamo fare. La fine dell’inverno e l’arrivo della nuova stagione, unitamente ai protocolli sanitari e ministeriali che ci auspichiamo propendano per un riavvio prudente e graduale dell’attività sportiva, consentiranno di riprendere lentamente l’attività, salvaguardando allo stesso tempo l’interesse e la funzione sociale dello sport e il mantenimento del ruolo lavorativo di tutte le persone che ruotano attorno alla nostra realtà. Non ci arrendiamo, ma oggi abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti per continuare a garantire servizi e progetti. Da domani la raccolta fondi sarà attiva sulla piattaforma GoFoundMe”.

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