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Cronaca

Polizia Postale a rischio smantellamento a Rimini, Pecci (Lega) incontra il comandante

Il candidato a Sindaco della Lega Nord, Marzio Pecci prosegue a sua campagna elettorale. Venerdì l’esponente del Carroccio ha incontrato Vincenzo Papagni, Comandante della Sezione di Polizia Postale

Il candidato a Sindaco della Lega Nord, Marzio Pecci prosegue a sua campagna elettorale. Venerdì l’esponente del Carroccio ha incontrato Vincenzo Papagni, Comandante della Sezione di Polizia Postale e delle Comunicazioni di Rimini. "Questo è l’unico corpo in seno alle forze dell’ordine altamente specializzato nella tutela dei minori da pedofili e altri malintenzionati in rete ma il Ministero ha già iniziato lo smantellamento trasferendo i sovrintendenti che hanno vinto il concorso", spiega una nota della Lega.

“Per quanto è nelle nostre possibilità faremo di tutto per consentire agli operatori della Polizia Postale di fare il loro lavoro e di continuare a tutelare tutti noi. È paradossale che nell’epoca digitale nella quale stiamo vivendo si tagli un settore così strategico anche per lo sviluppo del Paese. L’informatizzazione è un fattore che potrebbe generare un aumento del PIL e questa è un’altra ragione per cui è necessario vigilare e garantire sicurezza a cittadini e aziende”, ha dichiarato Pecci a margine dell’incontro.

"La chiusura delle sezioni di Polizia Postale non porterà allo Stato alcun beneficio, dato che la maggior parte dei costi è sostenuta da Poste Italiane che offre uffici, utenze e necessità operative. Il trasferimento di questi settori in seno alle Questure, di contro, causerà un aggravio dei costi a carico dello Stato e dei cittadini", ricorda Pecci. "I poliziotti della postale finiranno per perdere la propria professionalità con conseguenze drammatiche per tutti i cittadini – prosegue Pecci – la già enorme mole di lavoro con cui si confrontano quotidianamente gli agenti rischia di far collassare tutto il sistema quando gli uffici saranno accentrati nei capoluoghi
di regione.

"La “sfida delle mamme”, “cryptolocker”, gli episodi di adescamento di minori in rete come quello di Firenze sono gli ultimi casi, in ordine di tempo, che hanno visto la Polizia Postale in prima linea, ma oltre alla tutela e alla vigilanza, questo settore altamente specializzato si occupa anche di formazione e sensibilizzazione all’interno delle scuole, educando le giovani generazioni ad un uso più consapevole della rete.  Oggi gli agenti sono costantemente impegnati su tanti fronti e tra questi anche su quello dell’educazione – conclude Pecci - I rischi che si nascondono nelle fitte maglie della rete sono tantissimi: pedofilia, cyberbullismo, hacker, delinquenti di ogni genere e i nostri ragazzi sono i più esposti a questi fenomeni. Tagliando la polizia postale lasceremo senza tutela tutti gli utenti, le nuove generazioni in primis”.

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