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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Agente sparò contro auto in fuga, assolto automobilista che ignorò l'alt

L'uomo alla guida della Lancia Ypsilon ha sempre sostenuto di non aver cercato di investire l'agente e di non essersi fermato perchè in ritardo a un appuntamento con la fidanzata

Si è concluso con una assoluzione il calvario giudiziario di un riminese 31enne la cui auto, il 1 giugno del 2019, venne raggiunta da 4 colpi di pistola sparati da un agente della polizia Stradale dopo che l'automobilista aveva ignorato l'alt della pattuglia. "Poteva ammazzarmi", ha sempre sostenuto il conducente della Lancia Ypsilon raggiunto dopo un inseguimento lungo via Tonale a Rimini che all'epoca venne denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. Dopo un processo durato 4 anni il riminese, difeso dall'avvocato Tiziana Casali, è stato scagionato con formula piena perchè il fatto non sussiste col giudice che ha accolto la richiesta dal pubblico ministero Paolo Gengarelli. L'uomo si era sempre difeso sostenendo che andava di fretta perchè era in ritardo ad un appuntamento con la fidanzata. All'epoca l'agente della Stradale aveva raccontato che dopo aver intimato l'alt all'utilitaria, alla rotatoria tra la Ss16 e la via Emilia, il 31enne aveva ignorato le segnalazioni colpendolo di striscio con lo specchietto destro dell'auto. La difesa del 31enne ha dimostrato che il conducente della Ypsilon non cerco di investire l'agente, ma semplicemente non si fermò. "Non l'ho puntato e non l'ho mai colpito", ha sempre ribadito l'imputato. Che quel pomeriggio scese dalla vettura sotto choc dopo che i uno dei proiettili aveva rimbalzato all'interno dell'abitacolo colpendo il poggiatesta del guidatore evitandolo di un soffio. Ancora oggi il riminese fatica a cancellare dalla sua mente gli spari. "Finalmente la verità è venuta a galla - ha commentato l'avvocato Tiziana Casali. - La vera parte lesa in questo processo in realtà era il mio assistito". Il sovrintendente della polizia di Stato della Sezione Stradale, un riminese di 52anni che sparò per fermare l'utilitaria, fu accusato di esplosioni pericolose. Assistito dall'avvocato Piero Venturi, se l'è cavata con una oblazione e il conseguente pagamento di una ammenda da 50 euro che ha estinto il reato.

La polizia Stradale spara contro l'auto in fuga

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