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Cronaca Riccione

Pollina nell'impianto a biomasse di Raibano, è protesta

Pollina come carburante per l'impianto a biomasse di Raibano? Il Movimento 5 Stelle di Riccione spiega che è un'ipotesi al vaglio della conferenza dei servizi. "Ovviamente il tutto condito di immenso traffico di mezzi pesanti e relativo inquinamento"

Pollina come carburante per l'impianto a biomasse di Raibano? Il Movimento 5 Stelle di Riccione spiega che è un'ipotesi al vaglio della conferenza dei servizi. Illustra la nota: “In provincia il Pd è pronto ad esaminare la richiesta di arrivo di tonnellate di "pollina" in quel di Raibano, dove c'è un inceneritore, un impianto di separazione, una discarica temporanea - ma in Italia si sa che non c'è nulla di più definitivo di qualcosa definito "temporaneo" - e di una centrale a biomasse che all'inizio doveva funzionare con mais, triticale e sorgo cioè con solo materiale vegetale agricolo. Ovviamente il tutto condito di immenso traffico di mezzi pesanti e relativo inquinamento”.

La novità è che “proprio per la centrale a biomasse sembra sia stato richiesto l'utilizzo di "pollina", gli escrementi prodotti dagli animali degli allevamenti avicoli, e nella conferenza dei servizi prossima sembra che si debba parlare proprio di questo. Ecco invitiamo gli allegri compagni, che sembravano sonnecchiare quando passavano le pratiche del TRC, a prestare la massima attenzione e a fare le dovute pressioni per evitare di riempire le immediate vicinanze di Riccione di cacca di polli, visto ce ne è già a sufficienza di puzza anche senza quella dei polli”.

LA PROVINCIA. L’Amministrazione provinciale di Rimini conferma che il 21 marzo verrà insediata una conferenza di servizi per valutare, così come prevede la normativa di legge, un progetto presentato dal privato gestore. Le istanze riguardano i due impianti (Raibano e Santa Giustina), per la modifica della ‘dieta’ degli stessi, alimentati sino ad ora esclusivamente con prodotti di origine vegetale.

Per le prossime settimane la Provincia di Rimini ha convocato una conferenza dei servizi, composta da tutti i soggetti interessati ed individuati dalla normativa vigente (Comune di riferimento, AUSL, ARPA, Forestale, Ministero, ecc. ecc.). La conferenza dei servizi sarà chiamata ad esaminare le domande presentate dai richiedenti e ciascun partecipante sarà tenuto a rilasciare un parere negativo, positivo o positivo con prescrizioni, motivato e riferito all’aspetto (ambientale, sanitario, di sicurezza o altro) per il quale è stato convocato. Va ribadito, che qualora uno qualsiasi degli enti convocati, dovesse esprimere in sede di conferenza dei servizi - l’unica sede ufficiale e vincolante - un parere contrario all’accoglimento delle istanze, le stesse potranno essere rigettate e le richieste autorizzazioni non rilasciate.

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