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Cronaca

Polo del Benessere, il Comune ricorre all’arbitrato per accertare eventuali inadempienze di Coopsette

"Sulla base di queste valutazioni e al fine della doverosa tutela dell'interesse pubblico - informa il Comune - la Giunta ha dato mandato ai legali di avviare il procedimento di arbitrato"

La Giunta Comunale, dopo le verifiche e gli approfondimenti effettuati nei mesi scorsi in ordine all’attuazione da parte di Coopsette degli impegni assunti con il contratto di acquisto delle azioni di Rimini Terme, ha ritenuto indispensabile  ricorrere ad uno specifico incarico legale, accompagnato da perizie tecnico/contabili, al fine di individuare, a fronte dell’evidente blocco dello sviluppo del progetto del Polo del Benessere, le soluzioni più idonee e il percorso più utile per il Comune di Rimini.

"I complessi aspetti di natura tecnica e giuridica, uniti ad altre delicate questioni di carattere economico, hanno richiesto uno studio multidisciplinare e specialistico, che non poteva essere condotto solo dagli uffici del Comune - si legge in una nota dell'amministrazione -. All’esito dello svolgimento dell’incarico sono emerse valutazioni che conducono a ritenere che quanto finora fatto da Coopsette non possa essere considerato sufficiente per ritenere adempiuti gli obblighi di riqualificazione dell’area che la stessa si era assunta con la presentazione del piano industriale del “Polo del Benessere”". "Sulla base di queste valutazioni e al fine della doverosa tutela dell’interesse pubblico - informa il Comune - la Giunta ha dato mandato ai legali di avviare il procedimento di arbitrato perché venga  accertato a carico di Coopsette  il lamentato inadempimento e riconosciuto al Comune di Rimini il risarcimento dei relativi danni".

LA REPLICA - Immediata la replica del presidente Fabrizio Davoli, presidente di Coopsette: "Abbiamo preso atto dell’iniziativa assunta dal Comune di Rimini. La Società è certa di avere puntualmente adempiuto agli impegni assunti all’atto dell’acquisto della partecipazione in Rimini Terme S.p.A.: i numeri in crescita, i risultati ottenuti e le concrete ricadute sul territorio delle attività della società ne costituiscono la migliore riprova. Non si può non denunciare all’attenzione della pubblica opinione l’intempestività della decisione del Comune di Rimini di dare corso all’arbitrato contrattualmente previsto, specie in considerazione del fatto che nessuna irregolarità, anche solo formale, è mai stata prima d’ora contestata alla nostra Società. Coopsette resisterà, quindi, con la dovuta fermezza all’azione promossa, che presenta i caratteri di una manifesta temerarietà, e non mancherà di spendersi per vedere riconosciuta la correttezza del proprio operato e per ottenere ristoro degli ingentissimi danni economici che l’Amministrazione sta arrecando a Coopsette e Rimini Terme, società completamente private".

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