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Cronaca

Pr dei locali pestato dai rivali, arriva l'indignazione del Silb

Un 23enne ha raccontato di essere stato aggredito e minacciato con un coltello, Gianni Indino: "Questo il frutto della crisi delle discoteche"

La "guerra" tra bande di Pr indigna il presidente del SILB regionale, Gianni Indino, dopo lo scontro che si sarebbe verificato tra due opposti gruppi di organizzatori di serate nei locali da ballo. La vittima, un 23enne di Santarcangelo, ha raccontato di essere stato picchiato e minacciato con un coltello dagli avversari. Motivo del contendere, secondo quanto emerso, la rivalità per portare più giovani possibile nei locali di riferimento in vista della notte di Halloween. “Ho appreso del gran brutto episodio che ha coinvolto alcuni pr e che in qualche modo disegna scenari a me già molto chiari – dice il presidente del SILB regionale Gianni Indino -. La crisi delle discoteche ha fatto sì che molti imprenditori si ‘vendessero’ a gruppi di pr organizzati per riempire i propri locali, trascurando quello che negli anni passati è stato il leit motiv degli imprenditori della notte: innovazione, qualità dell’offerta sia artistica sia dei prodotti, locali ammiccanti e accoglienti. Si è passati dalla ricerca, dalla fantasia, dall’estro della proposta ad un appiattimento su posizioni meno impegnative, affidando la gestione dei locali a questi pr. E la stragrande maggioranza, purtroppo, si riconoscerà in questo quadro. Parte di questi pr sono gli stessi che vendono all’uscita delle stazioni ferroviarie, nei treni, per strada, negli hotel, proposte di consumo di alcolici di scarsissima qualità e a prezzi bassissimi in locali conniventi (alcuni dei quali l’estate scorsa sono stati chiusi dalle forze dell’ordine con nostra grande soddisfazione). Oggi è giunto il momento di dire basta. Convocherò nei prossimi giorni un consiglio direttivo straordinario del SILB provinciale per prendere decisioni importanti e mi auguro definitive per cercare di stroncare questo fenomeno e questa guerra tra delinquenti, perché non si può usare altro termine considerate le condizioni in cui è stato ridotto il malcapitato ragazzo santarcangiolese.
Alle autorità chiediamo un intervento forte e deciso e di mettere sotto la lente di ingrandimento questo fenomeno per fermarlo definitivamente. Come associazione saremo al loro fianco”.

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