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Cronaca

Precipita nella fossa biologica, condannata la ditta di spurgo fognario

Gli operai avevano danneggiato il chiusino che proteggeva la vasca imhoff che si è aperto sotto i piedi della vittima

La pulizia della fossa biologica si è trasformata in un calvario per una riminese 51enne che, per l'imperizia degli addetti, è precipitata nella vasca imhoff riportando gravi lesioni. La vicenda risale al maggio del 2012 quando la signora si era rivolta a una ditta di Rimini per lo spurgo fognario. Gli operai, intervenuti sul posto, nell'aprire il chiusino che proteggeva la fossa biologica avevano danneggiato parte dell'asfalto sul quale poggiava e, quando la 51enne era tornata a casa,  nel ripulire la zona aveva messo i piedi sul tombino il quale si era improvvisamente aperto facendola precipitare nel vuoto. La signora era rimasta incastrata, riportando gravissime lesioni all'apparato urogenitale, e soccorsa dai parenti era stata poi trasportata d'urgenza al pronto soccorso. Una perizia medicolegale di parte, a causa di quanto successo, le aveva attribuito un'invalidità permanente del 24% e, difesa dall'avvocato Andrea Muratori, aveva denunciato la ditta di spurgo. Nella giornata di martedì, i giudici del Tribunale di Rimini hanno riconosciuto la colpevolezza del titolare dell'azienda condannadolo a 600 euro di multa e una provvisionale di 5mila euro demandando, in sede civile, alla quantificazione dei danni fisici subìti dalla 51enne.

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