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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Migliorare l'igiene delle mani: l'Infermi di Rimini tra i finalisti di un premio europeo dell'Oms

Dal punto di vista clinico si è potuto notare, nel corso degli anni, un calo delle infezioni instraospedaliere: dal 9,3 per cento della fine anni ’90, si passa infatti al 4,9 per cento

Importante riconoscimento dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per l’ospedale “Infermi” di Rimini col progetto legato all’igiene delle mani portato avanti in Azienda. L’”Infermi” è infatti stato selezionato, unico ospedale in Italia, per la fase finale  dell’“Eurpean Hand Hygiene Excellence Award and Innovation Award”, concorso promosso dal Centro di collaborazione Oms di Ginevra. Gli altri finalisti sono quattro ospedali situati in Spagna, Francia, Inghilterra, Germania.

Il tema della sicurezza del paziente è diventato negli ultimi anni centrale per i servizi sanitari. Tra i rischi evitabili vi sono le infezioni correlate all’assistenza sanitaria, per loro natura legate alle pratiche sanitarie, che causano un prolungamento dell’ospedalizzazione, un incremento della disabilità e dei costi per le famiglie, morti evitabili. La corretta igiene delle mani durante l’assistenza ad un paziente, in qualsiasi ambito assistenziale (in ospedale, in ambulatorio, in una struttura residenziale per anziani, nell’assistenza domiciliare) rappresenta la misura più efficace per ridurre il rischio di trasmettere microrganismi potenzialmente patogeni da un paziente all’altro. Molti studi hanno infatti dimostrato che, quando l’adesione alla corretta igiene delle mani è elevata, il rischio di infezioni correlate all’assistenza si riduce.

Nel 2006, il Ministero della Salute italiano, in collaborazione con le Regioni, ha lanciato a livello nazionale la campagna “Cure pulite sono cure più sicure” con l’obiettivo di promuovere l’adozione delle Linee guida dell’Oms sull’igiene delle mani nell’assistenza sanitaria e di promuovere l’adesione alle misure raccomandate, attraverso l’attuazione di una compagna multimodale, caratterizzata da interventi organizzativi (prodotti alcolici per l’igiene delle mani disponibili al punto di assistenza, accesso continuativo ad acqua pulita, sapone e salviette monouso); addestramento/formazione degli operatori sanitari; osservazione delle pratiche di igiene delle mani nel luogo di lavoro, posizionamento di poster; clima mirato alla sicurezza del paziente.

Dal 2007 l’allora Ausl di Rimini partecipa al progetto ed è attivamente impegnata nella promozione dell’igiene delle mani, sostenendo l'impegno nei confronti della Campagna “Save Lives: Clean Your Hands” dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Un impegno riconosciuto a livello internazionale tanto che grazie agli elementi di innovazione introdotti, Rimini è tra le finaliste del concorso “European Hand Hygiene Excellence Award and Innovation Award”, promosso dal Centro di collaborazione Oms di Ginevra sulla sicurezza del paziente. E a seguito di tale designazione, un gruppo di emissari dell’Oms ha visitato e valutato, questa mattina, l’Ospedale di Rimini per il passaggio alla fase successiva del premio (si allegano due fotografie in cui la sesta da sinistra è la dottoressa Claire Kilpatrick e l’ottava è la dottoressa Maria Luisa Moro, esperte inviate dall’Oms).

Nel merito del progetto, il lavoro capillare svolto in questi anni, coordinato dagli infermieri specialisti nel rischio infettivo, ha portato ad avere in ogni punto di assistenza la disponibilità di prodotti per  eseguire l’igiene delle mani e cartelli che spiegano con chiare immagini come deve essere effettuata e per quanto tempo. Sono state raggiunte non solo le strutture pubbliche dell’Azienda ma anche quelle private, convenzionate e non convenzionate, in un costruttivo spirito di collaborazione di tutti i professionisti sanitari. Le postazioni implementate in questo senso sono state migliaia (stanze di degenza, ambulatori e servizi, medicherie, sale d’attesa, bagni); esse sono accessibili a tutti, affinché anche i cittadini (degenti, familiari, visitatori) possano partecipare, attraverso il rispetto di questa semplice ma fondamentale pratica igienica, a ridurre il rischio di infezioni.

Inoltre, per sostenere la campagna a livello locale, negli anni sono state effettuate numerose e ripetute iniziative di formazione mirate ad aumentare le conoscenze e la sensibilità degli operatori sanitari verso la pratica di igiene delle mani usando metodologie interattive volte al coinvolgimento attivo e partecipativo: video, scenari, prove del corretto lavaggio usando la polvere di fluoresceina che lascia traccia di sé se il lavaggio con acqua e sapone non è stato fatto correttamente. Tra le iniziative più innovative ci si è inventati di usare la polvere di cacao allo scopo di simulare la presenza dei microbi sulle mani ed il loro successivo trasferimento alle persone ed alle cose presenti nell’ ambiente circostante.

E’ disponibile anche una piattaforma informatica grazie alla quale gli operatori, in particolare i neo assunti, possono accedere continuativamente  alla cosiddetta “formazione a distanza”. Questo intenso movimento culturale ha portato diversi studenti dei corsi di laurea a preparare le loro tesi sull’argomento. Gli stessi cittadini apprezzando l’impegno dei professionisti hanno fatto pervenire vari encomi. Dal punto di vista clinico si è potuto notare, nel corso degli anni, un calo delle infezioni instraospedaliere: dal 9,3 per cento della fine anni ’90, si passa infatti al 4,9 per cento.

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