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Cronaca Cattolica

Presentato il manifesto ufficiale dell'edizione numero 50 del MystFest di Cattolica

svelare l’immagine grafica che accompagnerà la nuova edizione del festival sono stati l’assessore alla cultura Federico Vaccarini e la direttrice Simonetta Salvetti, protagonista di un talk

Sabato, nel corso della giornata conclusiva del Regina Fumetti Festival, è stata presentata l’immagine dell’edizione 2023 del MystFest (26 giugno – 2 luglio) un’edizione che celebra i 50 anni del Gran Giallo città di Cattolica, lo storico concorso letterario dedicato ai racconti di genere noir, giallo e di mistero. A svelare l’immagine grafica che accompagnerà la nuova edizione del festival sono stati l’assessore alla cultura Federico Vaccarini e la direttrice Simonetta Salvetti, protagonista di un talk che all’interno dell’universo dei fumetti ha ripercorso un viaggio nelle grafiche d’autore che in tutti questi anni hanno raccontato il MystFest, da Massimo Dolcini, a Panebarco, da Tullio Pericoli a Cemak fino alle  ultime edizioni curate da Alessandro Baronciani e Franco Brambilla.

La firma per il 2023 è quella di Vittorio Giardino, artista considerato uno dei più raffinati autori di fumetti italiano, conosciuto e amato in tutto il mondo, le cui opere sono state tradotte e distribuite in 18 Paesi. Giardino ha già realizzato le immagini per il MystFest in due edizioni particolarmente significative come quelle del 1996 e del 1997 ed è proprio per questo che per il cinquantesimo anniversario del Gran Giallo si è deciso di tornare a un artista così importante e inconfondibile.

Così Giardino descrive il suo lavoro per il MystFest: “Avevo avuto a che fare con il MystFest diversi anni fa ed è stata per me un’esperienza molto divertente e interessante. Sono stato quindi felicissimo di aver ritrovato un vecchio amico, se così si può dire, e anche per questo ho voluto riprendere le stesse suggestioni di quelle due edizioni, che nacquero anche grazie allo stimolo prezioso dell’allora direttore Paolo Fabbri. Ho voluto riguardare un percorso di creatività a partire da quegli anni, per un’idea molto personale nel segno della continuità. La prima figura femminile che disegnai usciva da una conchiglia e fu subito battezzata “la pagura”. È una pagura anche quella del 2023, che ho immaginato per interpretare la storia del festival e la città che lo ospita”.

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