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Cronaca

Prima la stupra poi la fotografa, assolto il compagno violento

Secondo l'accusa la vittima, una benestante riminese, aveva interrotto la relazione con l'uomo che si era poi trasformato di uno stalker pur di tentare di riallacciare la storia d'amore

Si è concluso con una assoluzione, perchè il fatto non sussiste, la vicenda giudiziara che vedeva imputato di violenza sessuale e stalking un muratore anconetano di 41 anni. Secondo l'accusa tutto era iniziato quando la donna, una riminese separata, dopo una lunga relazione, decise di lasciare l’uomo, tra l’altro di dieci anni più giovane di lei. Fu l’inizio dell’incubo. Prima con messaggini, poi con telefonate continue, quello che fino a poco tempo prima era stato il suo compagno diventò, improvvisamente, il suo peggiore persecutore. Che, tra insulti e minacce, aveva costretto la donna a modificare il suo stile di vita, costringendola ad uscire il meno possibile e, perfino, a cambiare i suoi orari. Pur di non imbattersi con lui o di non essere pedinata nei suoi spostamenti. Non contento il muratore aveva iniziato a molestare anche gli amici della ex e una delle due figlie minorenni che la donna aveva avuto dal precedente matrimonio con un benestante professionista riminese. Fino, addirittura, ad insultare un ragazzo che in una discoteca riccionese aveva chiesto il numero di telefono alla 51enne. Insomma, una serie continua di molestie e minacce sfociate in violenza nel luglio di quattro anni fa. Quando l’anconetano, con uno stratagemma, riuscì a convincere la signora a raggiungerlo a casa sua. Lì le molestie si trasformarono in violenza vera e propria. L’uomo, infatti, prima usò le maniere forti legandole le mani con la propria cinta dei pantaloni, poi la fotografò e, infine, la stuprò. Il legale dell’uomo aveva presentato in aula atti sanitari che attesterebbero la malattia psichiatrica di cui S.R. era affetto. Referti medici del 2011, di un anno successivi a quella violenza, che dimostrerebbero come un’altra relazione amorosa con una seconda donna era terminata con minacce e molestie.

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