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Cronaca

La fotografia della crisi scattata dalla Caritas: aumentano i poveri italiani

Aumentano i pasti offerti dalla Mensa della Caritas diocesana da 24 mila e trecento a 25 mila e cinquecento e aumentano le persone che si rivolgono alla Caritas per richiedere farmaci, in soli sei mesi sono stati donati 198 farmaci, contro i 61 dell’anno precedente

Sono 5.680 le persone incontrate nel primo semestre dalle Caritas presenti in diocesi. "La situazione è molto cambiata rispetto a un anno fa - esordiscono Isabella Mancino e Cesare Giorgetti, della Caritas diocesana di Rimini -. E' cambiata la percentuale degli italiani, da 29% siamo arrivati a 31% si tratta sempre più di italiani residenti in zona che sono diventati poveri perché rimasti senza lavoro. Rispetto agli stranieri stanno man mano diminuendo i rumeni, passando dal 15% al 13%, restano in testa i marocchini anche se anch’essi sono leggermente diminuiti dal 16% al 15%, aumentano i profughi, specialmente maliani e gambiani".

"Arrivati da Lampedusa, dopo viaggi durati a volte mesi, altre volte anni, dopo aver vissuto tragedie familiari, persecuzioni, lavori forzati e incarcerazioni, arrivano a Rimini, accompagnati dalle Forze dell’Ordine, a dir poco stremati e confusi - continuano Mancino e Giorgetti -. L’accoglienza della Caritas sta non solo nel dar loro ospitalità, cibo, acqua, vestiti, ma, attraverso dialogo e accompagnamento, si cerca di trasmettere una nuova fiducia nell’essere umano. I profughi sono anche seguiti da un punto di vista sanitario: vengono visitati e in caso di problematiche accompagnati dal medico. È curato anche l’aspetto dell’istruzione e dell’orientamento attraverso corsi di lingua italiana e incontri individuali e collettivi. In 6 mesi sono stati accolti, con il progetto “Mare Nostrum”, 52 profughi, per un totale di 2.438 notti. Attualmente la Caritas diocesana ne sta ospitando 40".

Aumentano i pasti offerti dalla Mensa della Caritas diocesana da 24 mila e trecento a 25 mila e cinquecento e aumentano le persone che si rivolgono alla Caritas per richiedere farmaci, in soli sei mesi sono stati donati 198 farmaci, contro i 61 dell’anno precedente. "L’impegno della Caritas diocesana, in questi sei mesi, non è stato solo verso i profughi, ma molto si è fatto e si sta facendo per tutti coloro che sono alla ricerca di un lavoro - aggiungono Mancino e Giorgetti -. Con l’ avvio del Fondo per il Lavoro sono emerse povertà che erano rimaste nascoste. Molti candidati hanno visto nel Fondo per il Lavoro un’opportunità concreta e dignitosa per risolvere i propri problemi e, vincendo la loro ritrosia, hanno deciso di venire allo scoperto".

Viene specificato che "in soli sei mesi state sono presentate al Fondo 175 domande di lavoro. Sono tutte persone residenti sul territorio della Diocesi di Rimini da almeno un anno. Di queste il 65% è rappresentato da italiani. Nella maggior parte dei casi si tratta di famiglie con figli conviventi (67 vivono assieme al partner e ai figli) e solo 44 sono singles". Altro dato “nuovo” è quello relativo all’abitazione: il 42% vive in casa in affitto da privato ed il 24% ha casa in proprietà. Tutti sono disoccupati, il 62% di essi non ha alcun tipo di reddito, mentre i rimanenti hanno piccole entrate (stipendi dei coniugi, pensioni o rimborsi spese).Anche i dati relativi all’età sconvolgono: il 18% ha tra i 19 e i 34 anni, il 34% tra i 35 e i 44, il 33% tra i 45 e i 54 anni, il 14% over 55).

"Il Fondo per il lavoro ha cominciato a fornire le prime risposte: 24 persone sono già state avviate al lavoro e 21 di queste  sono state assunte con un regolare contratto di lavoro. Quindi sulle 175 persone che si sono candidate per un posto di lavoro, circa il 12% hanno potuto coronare la loro aspirazione - illustrano Mancino e Giorgetti -.  Per presentare domanda al Fondo per il Lavoro, bisogna rivolgersi alla Caritas parrocchiale di residenza o allo sportello istituito dal patronato Acli di Rimini. Vengono poi vagliate dal comitato tecnico appositamente costituito ed in molti casi si procede anche alla convocazione dei richiedenti, per un colloquio di approfondimento sulle loro esperienze lavorative, condotto da un esperto del C.D.S. Centro di Solidarietà della Compagnia delle Opere di Rimini. Per finire fra le numerose iniziative che sono state poste in essere per aiutare la raccolta di contributi a favore del Fondo, è in atto quella realizzata dalla Associazione Zeinta di Borg di Rimini, che ha deciso di organizzare una lotteria il cui risultato economico netto verrà interamente devoluto al Fondo per il lavoro".

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