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Cronaca

Commercialista condannato a 10 anni

Pesante sentenza per il professionista riminese che è anche stato sospeso dall'ordine per 5 anni e sottoposto al sequestro dei beni per oltre 900mila euro. Il commercialista resta comunque in carcere in quanto colpito da una seconda ordinanza di custodia cautelare con capi d'imputazione simili a quelli per cui è stato condannato

Il pubblico ministero Davide Ercolani aveva chiesto 14 anni e, venerdì mattina, il gup Stefania di Rienzo del tribunale di Rimini ha condannato un commercialista riminese arrestato il 19 marzo scorso dalla nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Rimini per una serie di reati tra cui corruzione in atti giudiziari, peculato, riciclaggio, frode fiscale e violazione alla legge fallimentare, a 10 anni oltre alla sospensione dall'ordine per 5 anni e il sequestro dei beni per oltre 900mila euro. Il professionista è stato riconosciuto colpevole di aver intascato le somme dei fallimenti affidati in qualità di curatore dal Tribunale di Rimini.

Il commercialista, che potrebbe scontare la pena ai domiciliari, resta comunque in carcere in quanto colpito da una seconda ordinanza di custodia cautelare con capi d’imputazione simili a quelli per cui è stato condannato. Si parla di tentata concussione, peculato, appropriazione indebita, falsità materiale, emissione di fatture per operazioni inesistenti. Tutti reati che, secondo l’accusa, sarebbero stati commessi in forza del suo ruolo di curatore fallimentare del Tribunale, in un lasso di tempo che va al 2010 al 2013. Tra le varie contestazioni mosse dal sostituto procuratore titolare dell’indagine, Davide Ercolani, c’è anche quella di disporre a suo piacimento, e a suo vantaggio, di somme di denaro sui libretti di deposito intestati alle varie procedure fallimentari. 

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