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Cronaca

I professionisti chiedono una mappatura degli spazi urbani da dedicare ad arte e cultura

Tra i temi prioritari della Rete Pacs che organizza una manifestazione aperta alla cittadinanza davanti all'ex cinema-teatro Astoria

Tempo di bilanci, dopo un anno di attività, per la rete Pacs, professionisti dell'arte e della cultura di Rimini. Un movimento nato, sulla spinta della rete Nazionale, complice il caro prezzo pagato dal settore a causa della pandemia. Dopo aver organizzato tre Agorà culturali e svariate manifestazioni (tra cui quella dello scorso 23 febbraio un anno senza eventi, un anno senza reddito), ora i professionisti invitano la cittadinanza e le istituzioni per un saluto di fine anno davanti all'ex cinema-teatro Astoria. Appuntamento per giovedì (23 dicembre) alle 19.

La rete Pacs tra i suoi punti cardine e gli obiettivi da sviluppare per il futuro vuole contribuire per dare una nuova visione agli spazi culturali. "La Rete Pacs - si legge in una nota - invita ad immaginare una nuova visione del loro utilizzo, al fine di sfruttare a pieno le loro potenzialità, ampliando a 360° la loro progettualità e il loro impiego a livello di orari e di nuove modalità di gestione. Perché i luoghi della cultura diventino spazi cittadini sempre vivi". La Rete Pacs ritiene inoltre che sia necessaria una “mappatura” degli spazi urbani che possano essere dedicati a tutte le attività artistiche e culturali, in una prospettiva di riqualificazione, ridistribuzione, diversificazione e affidamento alle numerose ed eterogenee realtà del nostro territorio.

Altro tema caldo è quello legato ai bandi pubblici, incarichi e direzioni artistiche. I professionisti chiedono la miglior "trasparenza" possibile per stimolare e valorizzare i vari addetti del comparto. "E’ importante che i bandi e gli incarichi pubblici siano adeguatamente promossi e veicolati - prosegue la nota -, in modo che tutte le realtà vengano messe nelle migliori condizioni per poter offrire il proprio contributo. Si ritiene inoltre necessario che i processi decisionali relativi alle realtà culturali del Comune (teatri, musei, gallerie, bibloteche, ndr) siano posti in capo a direttori artistici che si assumano la respondabilità delle scelte artistiche e degli incarichi in linea con determinate progettualità.

Infine la richiesta di un apertura al dialogo con il neo sindaco Jamil Sadegholvaad: "Così come è accaduto a Bologna, Firenze e Napoli a seguito delle ultime elezioni, anche a Rimini la delega alla cultura è rimasta in capo al sindaco neoeletto. A questo proposito la Rete Pacs auspica un confronto per poter individuare la modalità con le quali i professionisti di questi settori possano interfacciarsi con i soggetti di riferimento per le attività culturali ed artistiche".

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