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Cronaca

Welfare, concluso il progetto "Emergenza freddo" nella ex stamperia comunale

Un intervento che, vista le tempistiche e la complessità, sarà in ogni caso valutato e affrontato dalla prossima amministrazione comunale che poi determinerà le modalità di assegnazione e l’utilizzo

Il vicesindaco con delega alla protezione sociale del Comune di Rimini, Gloria Lisi, ha incontrato nel suo ufficio di via Ducale una rappresentanza delle associazioni “No border” e “Rumori sinistri”, dallo scorso dicembre assegnatarie tramite istruttoria pubblica dello spazio della vecchia stamperia comunale di via De Warthema per il cosiddetto progetto “emergenza freddo”. Un progetto che  ha avuto carattere di contingibilità e d’urgenza, essendo esclusivamente mirato a realizzare una struttura temporanea di prima accoglienza notturna nei mesi invernali, sino alla scadenza determinata nel bando di assegnazione alla data del 15 aprile.

All'incontro hanno partecipato anche i dirigenti del Comune di Rimini responsabili della gestione dell'immobile. Il progetto, come ha ricordato il vicesindaco alle associazioni, "è da ritenersi concluso nella sua ragione amministrativa e legale, non essendo possibile alcuna ulteriore proroga o deroga. E, come da tempistica fissata e sottoscritta al momento dell'assegnazione, entro domani mattina l'immobile dovrà essere riconsegnato al Comune di Rimini, il quale, ritornato in possesso dell'immobile, valuterà quali ulteriori progetti portare avanti in quell'area. Durante l'incontro si è parlato infatti anche della futura destinazione della vecchia stamperia comunale, sulla quale l’amministrazione comunale vorrebbe mantenere la priorità d’utilizzo a scopo sociale".

Un immobile che oggi può essere adibito solo temporaneamente a progetti di accoglienza ma che, per poter ospitare in maniera strutturale e permanente un centro di accoglienza a bassa soglia per i senza fissa dimora, deve necessariamente e per legge corrispondere a standard di sicurezza e igienici attualmente assenti e dunque essere sottoposto obbligatoriamente ad una corposa serie di interventi. È stato lo stesso dirigente all'edilizia pubblica del Comune di Rimini a presentare ad associazioni e al Vicesindaco il progetto per la futura messa a norma dell'immobile che comprende opere di tipo edile, interventi sugli impianti elettrici, meccanici, fotovoltaici e igienico-sanitari per una cifra prevista intorno ai 220mila euro. Un intervento che, vista le tempistiche e la complessità, sarà in ogni caso valutato e affrontato dalla prossima amministrazione comunale che poi determinerà le modalità di assegnazione e l’utilizzo.

“E’ stata un’esperienza di sociale partecipato bella e importante - dichiara Lisi -, vincolata per legge a tempi e modalità precise, inderogabili e non aggirabili. L’intenzione di questa amministrazione comunale è quella di utilizzare in futuro sempre più immobili del patrimonio comunale per scopi sociali, coinvolgendo attivamente il terzo settore, attraverso trasparenti evidenze pubbliche per la gestione. L’ex stamperia comunale ha potuto avere in questi mesi un uso a fini sociali grazie alla temporaneità di utilizzo, tenendo comunque conto che nel frattempo gli uffici comunali hanno provveduto a redigere un progetto di massima per una eventuale sistemazione strutturale, sulla quale però dovrà decidere la prossima amministrazione comunale. Questo ho comunicato alle associazioni assegnatarie che ho ringraziato e ringrazio per quanto fatto in questi mesi. Questo ora mi interessa e non altro, siano anche strumentalizzazioni”.

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