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Cronaca

Progettò il palazzo Leon Battista Alberti, morto l'archistar Paolo Portoghesi

Fondatore del movimento Postmoderno ha legato il suo nome a progetti come la Moschea e il Centro culturale islamico di Roma, l'Accademia di Belle Arti a L'Aquila e le case Baldi e Papanice a Roma

L'architetto, storico e teorico dell'architettura Paolo Portoghesi, fondatore del movimento Postmoderno, creato con l'installazione "Strada Novissima", presentata alla Biennale di Venezia nel 1980, è morto questa mattina all'età di 92 anni nella sua casa di Calcata (Viterbo), dove viveva e lavorava da molto tempo. L'annuncio della scomparsa è stato dato dalla moglie, l'architetto Giovanna Massobrio, all'Adnkronos. Docente universitario e progettista di fama internazionale, Portoghesi è il grande architetto che ha legato il suo nome a progetti come la Moschea e il Centro culturale islamico di Roma, l'Accademia di Belle Arti a L'Aquila, la piazza Leon Battista Alberti a Rimini, la chiesa di Santa Maria della Pace a Terni, il quartiere Rinascimento nel Parco Talenti a Roma, le case Baldi e Papanice a Roma, la concattedrale di San Benedetto a Lametia Terme.

Nato a Roma il 2 novembre 1931 e laureatosi nel 1957, Portoghesi ha insegnato Storia della critica dal 1962 al 1966 all'Università di Roma "La Sapienza", dal 1967 al 1977 è stato professore di storia dell'architettura presso il Politecnico di Milano, di cui è stato preside dal 1968 al 1976. Dal 1995 ha insegnato progettazione presso la Facoltà di Architettura dell'Università "La Sapienza" di Roma, di cui era professore emerito. Ha diretto il settore architettura della Biennale di Venezia (1979-82), di cui è anche stato presidente (1983-93). Nell'ultimo trentennio Portoghesi è stato anche uno dei principali teorici della 'geoarchitettura', una disciplina, secondo le sue parole, che "cerca di correggere il rapporto architettura-natura sulla base di una nuova alleanza: l'uomo deve smettere di costruire secondo una logica puramente economica che produce spreco di energia, inquinamento e sfruttare il patrimonio degli antichi borghi invece di abbandonarli alla distruzione".

Tra le sue opere di architettura vanno ricordate: casa Baldi a Roma (1959), casa Andreis a Scandriglia (1963); casa Papanìce a Roma (1967); Istituto tecnico industriale a L'Aquila (1968); chiesa della Sacra Famiglia a Salerno (1968); Centro sociale con biblioteca civica ad Avezzano (1969); Moschea e Centro culturale islamico a Roma (1976-91); sede dell'Accademia di belle arti a L'Aquila (1978); complesso residenziale Enel a Tarquinia (1981); padiglione termale a Montecatini (1987); Teatro comunale di Catanzaro (1988); edifici termali a Nocera Umbra (1989); piazza Leon Battista Alberti a Rimini (1990); torri di Pietralata per lo Sdo di Roma (1996); chiesa di Santa Maria della Pace a Terni (1997); quartiere Rinascimento nel Parco Talenti a Roma (2001); progetto per la torre di Shangai (2006); progetto per la ristrutturazione di piazza San Silvestro a Roma (2011); campus del Centro di riferimento oncologico di Aviano (2016); complesso interparrocchiale della chiesa di San Benedetto a Lamezia Terme (2019). Esposizioni sulle sue opere architettoniche si sono tenute alla Triennale di Milano, alla Biennale di Venezia (1977), al Bauzentrum di Vienna, alla Hochschule für Bildende Kunste di Amburgo, e inoltre a Berlino, Karlsruhe, Bielefeld, Gottinga, Osaka, Kassel, Parigi, New York, San Francisco, Milano e lungo via Giulia a Roma.

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