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Cronaca

Ai Pronto soccorso emergenza senza fine. "Sette ore per un codice verde, mancano le barelle"

Il giorno 17 agosto summit collegiale dell'Ausl Romagna. Il presidente degli infermieri Nicola Colamaria: "La direzione infermieristica prosegue con il progetto dell’ambulatorio di supporto ai Pronto soccorso"

Mentre la Regione va alla ricerca di soluzioni tampone per porre rimedio alle criticità riscontrate nei Pronto Soccorso emiliano romagnoli, la situazione per chi ogni giorno si scontra con la realtà rimane critica. Il mese di agosto storicamente è per i pronto soccorsi del riminese complicato per via di una sanità che deve fornire risposte anche ai turisti, ma con gli organici ridotti all’osso i tempi di attesa si dilatano. “Per un codice verde, a Riccione, l’attesa è mediamente dalle 6 alle 7 ore – è l’aggiornamento che giunge da Nicola Colamaria, presidente dell’Opi di Rimini (Ordine professioni infermieristiche) -, tempi che possono ulteriormente lievitare a Rimini dove quantomeno ci sono i percorsi specialistici con la possibilità di smaltire i pazienti nei vari reparti”.

Il giorno 17 agosto ci sarà un summit proprio per fare il punto sui Pronto Soccorso. Un tavolo collegiale indetto dalla direzione dell’Ausl Romagna al quale saranno presidenti anche gli ordini professionali. Un contesto che fa immaginare a un quadro non migliorativo e su cui si renderà necessaria una task force per trovare soluzioni concrete. “A Riccione e Rimini ci sono difficoltà anche nel reperimento di barelle, ci sono stati due casi di arrivo di pazienti in ambulanza che richiedevano di barella, ma si è dovuto attendere su quella del 118. Questo significa che c’è una congestione davvero difficoltosa”, spiega Colamaria.

Il recente provvedimento della Regione, di avviare ambulatori per i casi dei codici bianchi con il sostegno dei medici delle guardie mediche non convince l’Opi. “E’ l’ennesima situazione tampone, se l’idea è far rientrare le guardie mediche nei pronto soccorso non va bene. Soprattutto quando si parla di  maggiore presenza territoriale”. Secondo il presidente degli infermieri il quadro odierno parte da lontano, è una situazione su cui è mancata programmazione nel corso degli anni. “Le criticità sono di Rimini dove bisogna fare il conto con l’afflusso dei turisti, ma ci sono casi gravi in altre parti d’Italia. La politica nazionale non ha previsto da 10 anni il quadro odierno”.

Gli infermieri al collegio del 17 agosto porteranno al tavolo la loro proposta: “La direzione infermieristica prosegue con il progetto dell’ambulatorio di supporto ai Pronto soccorso. Andrebbe a dare risposte per il 10% degli ingressi ai Ps. In Toscana è un modello che funziona bene da anni, vogliamo essere i primi a inserirlo in Romagna”, conclude il presidente Colamaria.

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