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Cronaca

Pronto soccorso, agli infermieri i codici di minore gravità. "Progetto sperimentale a Rimini da aprile"

L'annuncio del Nursing Up: "Entro aprile partirà il progetto sperimentale dell’Ausl che prevede, per ora per le sole aree di Rimini e Riccione, la nascita di una vera e propria realtà ambulatoriale"

Il presidente dell’Opi di Rimini Nicola Colamaria (Ordine professioni infermieristiche) lo aveva annunciato con largo anticipo, in un’intervista rilascia a RiminiToday lo scorso mese di agosto. Era quasi la vigilia di Ferragosto quando il Pronto soccorso dell’ospedale Infermi si ritrovava costretto a fare straordinari e salti mortali per garantire la tenuta del sistema ricettivo sanitario.  In quell’occasione Colamaria svelò che c’era in atto un progetto in corso per realizzare gli ambulatori da destinare agli infermieri come supporto alle attività di Pronto soccorso. Colamaria anticipò i tempi, fu un precursore: “La direzione infermieristica prosegue con il progetto dell’ambulatorio di supporto ai Pronto soccorso – svelò -. Andrebbe a dare risposte per il 10% degli ingressi ai Ps. In Toscana è un modello che funziona bene da anni, vogliamo essere i primi a inserirlo in Romagna”.

Ora ad annunciare la svolta è il presidente nazionale del Nursing Up Antonio De Palma: “Apprendiamo con favore che entro aprile partirà ufficialmente il progetto sperimentale dell’Ausl Romagna che prevede, per ora per le sole aree di Rimini e Riccione, la nascita di una vera e propria realtà ambulatoriale all’interno degli ospedali. Si tratta di poli infermieristici che vengono sviluppati per supportare l’attività dei pronto soccorsi, guidati appunto da un team di professionisti infermieri, con medico di supporto, finalizzati a decongestionare l’affollamento nei presidi di pronto intervento, ed affidando, al personale di questa ambiziosa struttura, i casi dei soggetti meno gravi”.

La notizia appena diffusa aprirà nel mondo della sanità un acceso dibattito. Con possibili retroscena. Dato che un paio di settimane fa Salvatore Lumia, presidente del sindacato dei medici Federazione Cimo-Fesmed Emilia-Romagna, aveva già promesso battaglia. “La prossima apertura dell’ambulatorio infermieristico all’ospedale Infermi di Rimini, e presto a Riccione, è uno schiaffo a medici, infermieri e pazienti che contrasteremo in ogni sede opportuna. Ancora una volta si tenta di superare il problema della carenza dei medici e del sovraffollamento dei Pronto soccorso affidando attività mediche agli infermieri".

Ma per il Nursing Up parola d’ordine è “alleggerire il peso di quei pronto soccorsi che sono sottoposti anche a oltre mille accessi di pazienti al giorno, in Emilia Romagna, così come in numerose altre regioni italiane, laddove, a causa della carenza di personale”.

Il presidente Antonio De Palma aggiunge: “Per far fronte a queste criticità, l’Ausl Romagna ha deciso di intervenire proprio sui codici bianchi e verdi, quelli di minore gravità. Si tratta di un progetto sperimentale che, confermato la scorsa estate dall’assessore regionale alla Salute Raffaele Donini, consiste nella realizzazione di un ambulatorio infermieristico operativo all’interno del Pronto Soccorso, al fine di affidare agli infermieri i codici di minore gravità e, in questo modo, alleggerire l’attività ordinaria della medicina d’urgenza”.

E in conclusione la stoccata ai medici: “Non comprendiamo, in tal senso, ma vale solo la pena di accennarlo, l’ennesima presa di posizione di taluni sindacati dei medici che, negli ultimi giorni, di fronte alla nascita di questo ambizioso e lungimirante progetto in terra romagnola, si sono sentiti in dovere, nuovamente, di porre in discussione, nei fatti,  il ruolo infermieristico, dando ad intendere che le suddette realtà ambulatoriali, che nascono all’interno di un ospedale, coordinate dagli infermieri della medesima azienda sanitaria”.

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