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Cronaca

Dal Pronto soccorso alla riduzione delle liste d'attesa, le difficili sfide della nuova direttrice sanitaria

Il direttore generale Tiziano Carradori: "L'impegno di Bravi nell'integrazione delle reti ospedaliere sarà fondamentale"

Seguire i grandi progetti in atto sul territorio romagnolo, con un occhio speciale all'integrazione della rete ospedaliera e alla riduzione dei tempi delle liste d'attesa. Sono queste le criticità principali che si troverà ad affrontare la nuova direttrice sanitaria di Ausl Romagna Francesca Bravi che assume l'incarico portato avanti negli ultimi anni da Mattia Altini, dirigente forlivese che ha assunto il nuovo incarico in Regione, in qualità di responsabile del settore Assistenza ospedaliera. "Dopo due anni e mezzo arriva un nuovo cambio all'interno della direzione", annuncia il direttore generale di Ausl Romagna Tiziano Carradori che, venerdì mattina, rivolge prima di tutto un ringraziamento ad Altini per il "grande sforzo messo in campo in questi due anni difficili, gestendo l'emergenza pandemica, ma non solo".

A sostituire Altini è un'altra figura di spicco della sanità romagnola e, in particolare, ravennate: la dottoressa Bravi, direttrice dell'ospedale di Ravenna fin da febbraio 2021. Carradori, dunque, si affida a un medico già 'testato' sul campo e che conosce da diversi anni per la sua attività sia all'interno della direzione dell'Ausl di Ravenna e poi di quella di Ferrara. "Negli ultimi due anni alla direzione dell'ospedale di Ravenna ha affrontato direttamente problemi come quello del pronto soccorso, dei tempi di attesa - dichiara Carradori - Bravi ha tutte le caratteristiche etico-professionali per continuare il percorso che abbiamo intrapreso all'interno della nostra Azienda".

Il direttore generale si sofferma poi sulle sfide che la dottoressa Bravi dovrà affrontare nel nuovo ruolo di direttrice sanitaria di Ausl Romagna, problematiche che, come evidenzia Carradori "interessano il sistema sanitario qui e in altri luoghi. I tempi delle liste di attesa che sono ancora ben lontani da quelli che un sistema sanitario dovrebbe assicurare ai propri pazienti. Le criticità all'interno dei pronto soccorso. E inoltre siamo davanti a una stagione influenzale il cui picco dovrebbe arrivare a dicembre o fine anno, e con una situazione di emergenza pandemica che non è ancora finita si rischia di stressare ulteriormente il sistema sanitario". Un contesto in cui, chiarisce Carradori, i primi a soffrirne potrebbero essere i pazienti più anziani.

"L'impegno di Bravi nell'integrazione delle reti ospedalieri sarà fondamentale", aggiunge Carradori, sottolineando che proprio in questo ambito l'ex direttrice del presidio ravennate si è già distinta ponendo "molta attenzione sull'assistenza territoriale integrata". Un'integrazione che, per il direttore generale di Ausl Romagna dovrà essere in futuro sia verticale che orizzontale, orientata cioè all'integrazione ospedale-territorio nello stesso distretto e mettendo ulteriormente in comunicazione i differenti distretti per lo svolgimento di alcune attività specialistiche. "E' necessario che i pazienti entrino a far parte di questa integrazione senza rimanere impantanati", conclude Carradori.

Un contesto all'interno del quale Bravi è pronta a entrare: "Credo di capire la visione dell'Ausl Romagna - afferma la neo direttrice sanitaria - Metterò in campo l'esperienza che ho maturato a Ravenna". Dall'inserimento di 8 nuovi primari all'interno dell'ospedale, all'azione di ristrutturazione interna del presidio fino ai progetti esecutivi sul nuovo pronto soccorso: questi sono gli elementi che Bravi porta in dote alla direzione dell'Ausl romagnola.

Rimane aperta, nel frattempo, la questione del nuovo direttore dell'ospedale di Ravenna. "Ancora non c'è stato il tempo per trovare un sostituto per la dottoressa Bravi - ammette Carradori - Per qualche settimana ci sarà un incarico a interim con uno dei direttori di presidio, poi si dovrà reclutare un nuovo direttore per l'ospedale di Ravenna". Una ricerca che non si presenta facile, stando alle parole del direttore generale di Ausl Romagna. "Abbiamo molti giovani medici estremamente capaci, ma servono 7 anni di anzianità per quel ruolo". Si procederà perciò alla ricerca di una nuova figura di direttore, un'operazione urgente per portare avanti i progetti in campo, fra cui il progetto per il nuovo pronto soccorso, i cui lavori "per ora avanzano secondo le tempistiche preventivate", commenta Carradori. Ma anche sui lavori del pronto soccorso di Ravenna pesano i rincari di uesto periodo. "I costi dei cantieri sono aumentati del 20-30%".

Il curriculum della nuova direttrice

Ravennate, direttrice del Presidio Ospedaliero di Ravenna da febbraio 2021 a tutt’oggi, la dottoressa Bravi ha maturato nel corso della sua carriera professionale una qualificata esperienza proprio nei settori nevralgici dell’attività ospedaliera. Si è laureata in Medicina e Chirurgia all’Alma Mater di Bologna, con una specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva. Dopo aver conseguito un Dottorato di Ricerca in Scienze Mediche Generali e Scienze dei Servizi Progetto “Sanità Pubblica e Medicina del Lavoro” sviluppando il progetto di ricerca “Le reti in Sanità, consolida la sua esperienza all’estero, in particolare in Canada, dove frequenta uno stage sul tema dei programmi ospedalieri centrati sul destinatario in collaborazione con l’École des sciences de la gestion, UQAM, Montréal (Québec, Canada).

Tornata in Italia, inizia a lavorare nel 2009 a Bologna, come dirigente medico della Direzione medica di presidio ospedaliero in Staff alla Direzione Sanitaria dell’Azienda USL. Negli anni successivi assume analoghi incarichi, dapprima presso la direzione medica del presidio ospedaliero di Ravenna e poi presso la Direzione medica di Presidio Ospedaliero dell’Azienda Ospedaliero Universitaria S. Anna di Ferrara, dove nel 2017, diviene responsabile della Struttura ‘Accreditamento Qualità Ricerca Innovazione’ in Staff alla Direzione Generale.

Nel 2019 consegue anche il certificato di formazione manageriale "Corso interregionale di Formazione Manageriale per le Direzioni Generali delle Aziende Sanitarie" presso la Scuola di Sanità Pubblica della Regione Veneto. Nel corso degli anni ha svolto anche una intensa attività di docenza universitaria. Dapprima è stata docente di sperimentazione clinica e valutazione nel corso di laurea magistrale in medicine e Chirurgia, successivamente ha svolto attività di tutoraggio presso la Scuola di Specialità in Igiene e Medicina Preventiva dell’Università degli studi di Ferrara nell’ambito dell’Insegnamento “Organizzazione aziendale, indicatori di attività/efficienza economicità, analisi, costi/efficacia, costi/beneficio, costi utilità”. E’ stata docente anche al Master di II livello in Funzioni direttive e gestione dei servizi sanitari 'La riorganizzazione della rete ospedaliera', nell’ambito dell’insegnamento di “Modelli organizzativi cure territoriali e ospedaliere", presso l’Università di Bologna e al Master di II Livello in Economia e Management dei Servizi Sanitari XII edizione “Le reti cliniche in sanità: principi e casi studio; Il coinvolgimento del paziente nel percorso di cura: il caso della rete oncologica” presso l’Università degli Studi di Ferrara.

Referente aziendale di diversi progetti di ricerca coordinati anche dall’Agenzia nazionale per i Servizi Sanitari Regionali e dal Ministero della Salute inerenti la qualità e l’accreditamento delle strutture sanitarie, la prevenzione e il controllo delle malattie, le reti cliniche ospedaliere, ha partecipato come ricercatrice alla collaborazione europea sugli studi di coorti di nati sull’asma e le allergie (Ga2len Network). E’ autrice e co-autrice di diverse pubblicazioni scientifiche.

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