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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Prostitute in strada, niente foglio di via: "Abbiamo le mani legate"

"Tutti, in questa partita, abbiamo le mani legate - tuona Sadegholvaad -. E non riusciamo a dare le risposte che la comunità ci chiede. Non servono le ordinanze del sindaco per il contrasto alla prostituzione in strada"

“La sentenza della Corte di Cassazione che sancisce l’illegittimità dei fogli di via per le prostitute fa emergere in maniera ancora più chiara la mancanza di qualsiasi strumento normativo per contrastare un fenomeno sempre più intollerabile, che interessa le strade della nostra Città e più in generale del nostro Paese". E' quanto afferma l'assessore Jamil Sadegholvaad, secondo il quale "è sconcertante constatare la discrasia tra l’esigenza di garantire la vivibilità e la fruibilità dei luoghi pubblici per i cittadini da un lato, e dall’altro l’impossibilità di poter contare su leggi statali che consentano un effettivo ed efficace contrasto ad un fenomeno che è stato, ed è, oggetto di costante attenzione da parte di Comune, Prefettura e Forze dell’Ordine".

"Tutti, in questa partita, abbiamo le mani legate - tuona Sadegholvaad -. E non riusciamo a dare le risposte che la comunità ci chiede. Non servono le ordinanze del sindaco per il contrasto alla prostituzione in strada emesse dal sindaco negli ultimi due anni, così come ha perso forza la strategia basata sull’emissione dei fogli di via messa in piedi dalle Forze dell’ordine. In pratica il lavoro di Polizia Municipale, Carabinieri e Polizia di Stato, con decine di agenti e militari impegnati in centinaia di serate, è costantemente vanificato da un vuoto legislativo che non si vuole colmare. E’ frustrante non avere gli strumenti  per garantire ai cittadini un sacrosanto diritto".

"La presenza ormai dilagante tutto l’anno delle prostitute si traduce in una vera e propria “occupazione” della città che ha conseguenze sul vivere civile, sull’ordine pubblico e crea un senso di insicurezza per i cittadini - prosegue l'assessore -. Tutto ciò, in aggiunta, in una località turistica che conta milioni di presenze. Non potremo mai accettare la logica delle ronde e delle tentazioni di una sorta di giustizia “fai da te”, ma chiediamo alla politica nazionale che le Amministrazioni locali e le Forze dell’Ordine vengano messe nelle condizioni di dare le giuste risposte che i cittadini si aspettano. Sappiamo di poter contare su un Prefetto attento e sensibile anche a questo fenomeno e con il quale ci confronteremo per capire quali altre azioni possiamo mettere in campo. Ne va della tenuta sociale di una comunità che chiede soluzioni e non filosofia sulle problematiche con le quali deve convivere tutti i giorni”.

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