Provincia contro la soppressione del giudice di pace di Novafeltria

Provincia e Tribunale di Rimini sono impegnati per scongiurare la soppressione dell'ufficio del Giudice di Pace di Novafeltria che serve tutta l'alta Valmarecchia passata dal Pesarese al Riminese. La presidente del Tribunale Rossella Talia e l'assessore provinciale all'alta Valmarecchia, Stefania Sabba, hanno ribadito che la legge delega che riorganizza gli uffici giudiziari, penalizza gravemente Novafeltria e gli altri Comuni che hanno cambiato Provincia di appartenenza, ossia Casteldelci, Maiolo, Pennabilli, San Leo, Sant'Agata Feltria e Talamello.

Talia ha evidenziato che è evidente "l'incongruenza sul piano della funzionalità dei servizi per le popolazioni interessate"; auspicando che i Comuni interessati, oggi ancora sotto la giurisdizione pesarese, passino in fretta sotto quella riminese. Occorre quindi emanare subito la legge che disponga il passaggio e modificare il decreto del novembre scorso che inserisce l'ufficio di Novafeltria tra quelli da sopprimere.

Sulla questione è intervenuta anche la parlamentare riminese del Pd Elisa Marchioni, che in una nota ha sottolineato come l'iter legislativo "ci concede il tempo di lavorare per scongiurare il rischio della chiusura dell'ufficio del Giudice di pace di Novafeltria e il trasferimento a Pesaro. Obiettivo per il quale do la mia piena disponibilità a collaborare".

"Camera e Senato distano solo pochi isolati, ma talvolta sembrano molti di più - ha aggiunto -; dopo il passaggio dei comuni della Valmarecchia alla provincia di Rimini, appoggiato da tutti i parlamentari in modo condiviso, il suo compimento amministrativo continua a richiedere unità di intenti, tempestività e coordinamento, per affrontare rapidamente tutte le questioni, con successo".