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Cronaca

Pugno duro del Comune sull'evasione della tassa di soggiorno, arrivano le prime condanne

Sono 141 le denunce sporte da palazzo Garampi nei confronti di altrettanti imprenditori che non hanno versato i soldi incassati

Ci sono importanti novità riguardanti le strutture ricettive. La prima è esclusivamente locale, e  proviene dall’esito dei controlli alle strutture ricettive operanti nel territorio comunale. La seconda è nazionale, e riguarda alcune novità inserite nel Decreto crescita, in particolare : l’inserimento degli affitti brevi nella banca dati delle strutture ricettive e la possibilità di rilasciare licenze commerciali solo a chi è in regola con i versamenti (accettando così un emendamento proposto proprio dal Comune di Rimini). Recupero dell’evasione: 118 mila euro recuperati, 141 le denuncie presentate dal Comune di Rimini per i recidivi, partono le prime condanne. Per quanto riguardo l’evasione tributaria, grazie alla collaborazione trasversale posta in essere da Comune di Rimini, AUSL e Ispettorato del Lavoro, nell’ambito delle rispettive competenze, si sono concretizzati i primi risultati delle misure di contrasto all’evasione dei tributi locali, finalizzate a disincentivare il mancato rispetto delle regole da parte delle strutture ricettive riminesi. Sul fronte del recupero evasione dell’Imposta di Soggiorno (IDS), riferito ai gestori che non hanno riversato quanto ricevuto dai propri clienti nel corso del 2018, il Settore Risorse Tributarie ha già notificato, ad oggi, 52 intimazioni per un totale di € 225.000, realizzando un incasso di € 118.000, corrispondente al 53% del totale intimato; per il restante 47%, la fase successiva prevede la riscossione coattiva tramite ingiunzione fiscale, nonché’ fermi, pignoramenti ed ipoteche. In caso di persistenza nella violazione, si proseguirà con le denunce alla magistratura penale e contabile. Complessivamente, il Comune ha presentato 141 denunce ed è proprio di questi giorni la notizia delle prime condanne. A tutto ciò, si affiancano le quasi 90 segnalazioni riferite ai casi più gravi, inviate alla Guardia di Finanza nell’ambito del Protocollo di Intesa sottoscritto nel febbraio di quest’anno. E’ di questi giorni la notizia che la stessa Guardia di Finanza ha gia’ segnalato all’Autorità Giudiziaria Contabile 32 persone, titolari di strutture ricettivo - turistiche, che hanno omesso di versare al Comune di Rimini l’IDS riscossa dai clienti per un totale di circa € 400 mila.

Sono state elevate 34 sanzioni ai gestori non in regola con il nuovo portale dell’imposta di soggiorno. Inoltre, a carico dei gestori che non hanno ottemperato agli obblighi di accreditamento al nuovo portale IDS e che, conseguentemente, non hanno neppure effettuato la dichiarazione telematica ed il riversamento del primo trimestre 2019, sono stati trasmessi 34 verbali per violazioni regolamentari, a cui è stata applicata la “multa” di € 500, per complessivi € 46.500 (a tale proposito si ricorda che per le attivita’ stagionali e’ obbligatorio completare l’accreditamento e relativo versamento al Portale IDS dal 01/07/2019 al 16/07/2019. Solo decorso tale termine saranno applicate delle sanzioni). Sul fronte dei controlli sono stati effettuati 14 sopralluoghi e 4 strutture sanzionate per violazione delle norme sanitarie. Per quanto attiene i controlli effettuati dall’AUSL, su 25 soggetti segnalati dal Comune, ad oggi, sono stati eseguiti 14 sopralluoghi e sanzionate 4 strutture ricettive per violazioni alle norme sanitarie. A queste verifiche si aggiungono quelle di Polizia Municipale e Ispettorato del Lavoro mirate al contrasto al lavoro nero, al rispetto delle norme edilizie e antincendio, oltre che del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza  e della normativa regionale che regola la gestione delle strutture ricettive. Un’attività sinergica, messa in campo per contrastare l’evasione e le irregolarità di gestione, continuerà con efficacia sempre maggiore anche grazie all’integrazione ed aggiornamento continuo della banca dati relativa alle strutture ricettive che permettera’ in tempi rapidi, di potenziare i controlli e le segnalazioni non solo fra uffici del Comune, ma anche con gli altri Enti preposti, nonché di individuare, a stretto giro, i gestori non in regola con gli adempimenti obbligatori  relativamente agli altri tributi comunali (TARI, IMU, ICP).

Le novita’ importanti contenute nel Decreto Crescita. A sostegno delle misure adottate dal Comune di Rimini per contrastare l’evasione, intervengono ora le importanti novità introdotte dal Decreto Crescita, il cui testo definitivo e’ stato approvato il 27 giugno ., per il quale si attende solo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. In materia  di Imposta di soggiorno ed affitti brevi, entro luglio è prevista l'istituzione di una banca dati delle strutture ricettive, nella quale saranno inseriti anche gli immobili destinati alle locazioni brevi presenti sul territorio nazionale. Ad ogni struttura o appartamento in affitto verrà assegnato un codice identificativo che dovrà, obbligatoriamente, comparire sugli annunci pubblicati sui vari portali on line e i dati saranno comunicati automaticamente all'Agenzia delle Entrate, rendendo più agevoli i controlli ed impossibile sfuggire al Fisco. Senza il codice non sarà piu’ possibile pubblicare le offerte di affitto, pena sanzioni da 500 a 5.000 euro per annuncio a carico del portale. Verrà, inoltre, data la possibilità ai Comuni di verificare direttamente i dati inseriti sul portale "Alloggiati Web" – usato dai gestori per comunicare alla Questura i riferimenti degli ospiti (procedura obbligatoria anche per chi offre l'appartamento per le locazioni brevi) – che saranno inviati dalle Questure all'Agenzia delle Entrate affinché siano resi disponibili ai Comuni che hanno istituito l’IDS.

Rilascio delle  licenze commerciali subordinate alla regolarità nei versamenti. Ulteriore importante novita’ è contenuta nell’art. 15 ter, che recepisce un emendamento proposto dal Comune di Rimini, in base al quale i Comuni avranno la facoltà di subordinare il rilascio di licenze per negozi, esercizi ed altre attività produttive alla regolarità dei versamenti dei tributi locali. In sostanza, gli enti locali potranno disporre, con un regolamento, che questo rilascio o rinnovo sia condizionato al corretto versamento delle imposte locali, una sorta di premio “fedeltà fiscale”. Si continua a combattere, con ancora maggiore efficacia, chi si muove sul mercato slealmente, a discapito degli altri operatori e dell’intero tessuto economico del nostro territorio.

“Sono risultati e provvedimenti – commenta l’Amministrazione comunale di Rimini -  che incoraggiano perché vanno nella direzione che il Comune di Rimini, in sinergia e collaborazione  stretta con le altre Istituzioni e alle Forze dell’Ordine, ha già intrapreso; la lotta all’evasione fiscale e il recupero alla collettività di quanto recuperato. Sono segnali, come i nuovi strumenti offerti dal Decreto crescita, che ci rinforzano nella volontà di continuare a condurre con forza la lotta all’evasione fiscale: è una questione prima di tutto morale,  ma anche prettamente economica, perché chi evade sottrae ricchezza comunitaria che si traduce in scuole, strade, contenitori culturali, servizi, i cui costi cadono prevalentemente su chi le tasse le paga. Anche grazie a queste nuove entrate sarà possibile realizzare nuove opere pubbliche, come le scuole, dando contemporaneamente un importante messaggio a livello culturale”

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