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Cronaca

Qualità della vita, Rimini perde 7 posizioni e non è più la capitale del divertimento

Nella classifica de IlSole24Ore la provincia scende al 43esimo posto su 107 realtà italiane facendo registrare la performance peggiore in Romagna

Nell'annuale indagine sulla qualità della vita pubblicata da IlSole24Ore la provincia di Rimini perde ben 7 posizioni rispetto allo scorso anno e si ritrova al 43esimo posto. La 32esima edizione della storica indagine premia Trieste, già salita negli ultimi due anni al quinto posto della graduatoria annuale. Nella classifica 2021 il capoluogo giuliano conquista anche il primato nell'indice tematico di 'Cultura e tempo libero' che in passato fu appannaggio proprio di Rimini, arriva seconda in 'Affari e lavoro' e quarta in 'Ambiente e servizi'. Sul podio inoltre torna Milano, dopo la scivolata fuori dalla top ten nel 2020 per effetto del Covid, e Trento resta solida al terzo posto. L'indagine, come ogni anno, scatta una fotografia del Paese attraverso 90 indicatori statistici su base provinciale divisi in sei ambiti: ricchezza e consumi, affari e lavoro, demografia società e salute, ambiente e servizi, cultura e tempo libero. Tra questi, ci sono 28 parametri aggiornati al 2021 (alcuni addirittura a settembre-ottobre scorso) e una decina di "indici sintetici" (cioè che a loro volta aggregano più parametri): quest'anno la storica indagine del Sole 24 Ore consente di focalizzare in particolare come sta andando la ripresa post pandemia - grazie ad un'analisi fatta su 20 dei 90 indicatori, per i quali è stata anche considerata la variazione rispetto all'anno precedente - e quali sono i divari territoriali, di genere e generazionali che ancora persistono, analizzati attraverso gli indici della 'Qualità della vita' di bambini, giovani e anziani, che premiano le province con il miglior contesto di vita per fasce di età, e l'indice della 'Qualità della vita' delle donne, presentato oggi per la prima volta, che misura la geografia dei divari di genere. 

Analizzando la performance di Rimini, che si posiziona come fanalino di coda della Romagna, il dato migliore è quello legato al turismo con la più alta densità di posti letto delle strutture ricettive ma, di contro, il solito triste primato sul fattore della criminalità. Sorride, tuttavia, la situazione economica del territorio con gli indicatori tutti in risalita: si guadagnano 4 posizioni alla voce "Ricchezza e consumi" e ben 10 per quanto riguarda "Affari e lavoro". La vera sorpresa, e anche il vero tracollo, è nel capitolo "Cultura e tempo libero" che da sempre aveva visto la provincia salire sul gradino più alto del podio. La Riviera del divertimento sembra non esserci più e, questo, ha fatto perdere alla provincia ben 8 posizioni. Segno negativo anche per quanto riguarda le voci "Demografia e società" e "Ambiente e servizi": entrambe perdono una posizione rispetto all'anno scorso classificandosi rispettivamente 74esima e 12esima. Per quanto riguarda la prima voce, a pesare è un calo dell'80,3% della superficie media abitazioni per componenti medi per famiglia (più persone in spazi sempre più ristretti).

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