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Ragazza di 17 anni senza treno e senza hotel, la replica: "La stazione era presidiata e sicura, i viaggiatori sono stati assistiti"

La stazione ferroviaria è stata durante la Notte Rosa un luogo sicuro, grazie anche ad un presidio straordinario delle forze dell'ordine, che hanno dovuto far fronte pure all'emergenza incendi in Abruzzo e nelle Marche

La stazione ferroviaria è stata durante la Notte Rosa un luogo sicuro, grazie anche ad un presidio straordinario delle forze dell'ordine, che hanno dovuto far fronte pure all'emergenza incendi in Abruzzo e nelle Marche, la quale ha costretto i treni allo stop proprio a Rimini, con numerosi passeggeri da aiutare. In tale quadro si inserisce la protesta di un genitore preoccupato, che si è trovato con la figlia minorenne di 17 anni - viaggiatrice verso Pescara - da sola a Rimini di notte nell'assurda situazione di non poter proseguire il viaggio (sopra i 16 anni si può viaggiare da soli) e di non poter prendere una camera d'albergo (è richiesta l'età minima di 18 anni).  Il cittadino si è anche sfogato con una lettera a RiminiToday, spiegando di non aver ricevuto adeguato supporto dalle Ferrovie e dalle forze dell’ordine, in particolare dalla Questura, in termini di efficienza ed umanità, in quanto alla giovane sarebbe stato consigliato di passare la notte in stazione davanti all'ufficio della polizia ferroviaria, cosa che però non ha poi fatto perchè non riteneva raccomandabile la stazione ferroviaria di notte per una giovane ragazza.

Alla protesta del padre risponde Davide Colella, vicesegretario del sindacato di Polizia Fsp: "A causa dei noti roghi che hanno interessato la zona di Pescara, nella serata di domenica 1 Agosto, alcuni treni non hanno potuto proseguire la corsa, permanendo alcune ore presso la stazione di Rimini. Il genitore ha lamentato il rischio di dover passare la notte in stazione, luogo ritenuto malsicuro". Una definizione che, però, il sindacato Fsp respinge: "C'è stato un ottimo lavoro svolto dal personale della Polizia di Stato, dal principio e sino al termine dell’emergenza. Nella circostanza, oltre al regolare contingente della Polizia Ferroviaria sempre impiegato, anche numerosi poliziotti della Questura hanno accolto i passeggeri in stazione, presidiandola ininterrottamente sino al mattino seguente, garantendo elevata sicurezza ed apprezzabile supporto umano. In particolare, oltre al ripristino straordinario in orario notturno di tutti i servizi della stazione, il personale della Polizia di Stato si è fatto carico della distribuzione di cibo e acqua, peraltro ponendo a disposizione mezzi di trasporto della polizia, idonei all’eventuale trasferimento degli sventurati passeggeri che avessero voluto raggiungere gli hotel della città. Inoltre nessun passeggero è stato costretto a scendere dal treno, in quanto tali convogli interessati dal disagio hanno fatto ritorno presso la stazione di partenza, pertanto, permanere nella città di Rimini risulta essere stata una scelta volontaria dei passeggeri, consapevoli dell’indisponibilità di posti presso le strutture alberghiere, colme per la notte, nel pieno della stagione turistica. Concludendo, nonostante i numerosi eventi e situazioni d’emergenza sopraggiunte con la “Notte Rosa”, grazie all’adeguato impiego di personale della Polizia di Stato, la stazione di Rimini risultava nientemeno il luogo più sicuro della città".

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