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Cronaca

I ragazzi migranti imparano un lavoro, partito il corso per fare la pizza e destreggiarsi in cucina

Tre pratiche di assunzione in via di definizione. L’assessore alla Protezione sociale Kristian Gianfreda: “Un modo concreto per permettere a tanti ragazzi migranti di entrare nel mondo del lavoro”

Un corso per imparare a fare la pizza e magari, in futuro, lavorare nelle cucine. È uno degli obiettivi del Progetto Sai-Msna Karibu del Comune di Rimini, un corso di formazione professionale per pizzaioli, della durata di 90 ore, tenuto dallo chef Alessandro Garattoni di ChiAma Cucina e rivolto a ragazzi migranti. Dalla lavorazione dell’impasto fino alla cottura in forno, passando per la stesura della pasta e per il sapiente uso degli ingredienti aggiunti: una vera e propria full immersion tra le ricette di un piatto tipico delle tavole dello Stivale che si è conclusa con il rilascio di un attestato, valido sia in Italia che all’estero, che certifica l’acquisizione delle competenze professionali.

Competenze che ha potuto testare una platea allargata di assaggiatori: la prima volta, a metà marzo, in occasione della riunione di tutte le realtà confluenti nel Consorzio “Il Mosaico”, il 17 marzo, alla presenza anche del nuovo vescovo di Rimini Nicolò Anselmi, e la seconda volta, per la ricorrenza di San Giuseppe, durante la festa organizzata dalla Fondazione San Giuseppe presso il teatro Tiberio, dove hanno partecipato tutti i ragazzi e gli educatori delle comunità della Fondazione stessa e che ha visto anche la partecipazione dell’assessore alla protezione sociale del Comune di Rimini, Kristian Gianfreda. In quest’ultima occasione, i neo-pizzaioli hanno regalato una maglietta accompagnata dal logo del corso e dalle loro firme alla presidente della Fondazione S. Giuseppe Paola Benzi, alla referente del Progetto Sai per il Comune di Rimini Patrizia Fiori e allo chef Alessandro Garattoni.

Il corso si è concluso in modo originale e costruttivo con la registrazione di un video-curriculum grazie al quale ogni partecipante potrà mostrare la propria preparazione ai possibili futuri datori di lavoro. Gli allievi hanno frequentato inoltre un corso da alimentarista, organizzato dalla Fondazione Enaip, che è valso loro l’ottenimento dell’attestato Haccp per la sicurezza alimentare. Attualmente, ci sono tre pratiche di assunzione in via di definizione.  

“Questo progetto rappresenta un viatico concreto per un futuro ingresso nel mondo del lavoro, grazie al quale alcuni ragazzi hanno potuto aggiungere dentro al proprio bagaglio conoscitivo un nuovo know how - è il commento dell’assessore alla Protezione sociale del Comune di Rimini, Kristian Gianfreda -. Imparare un mestiere è una delle vie più concrete ed efficaci per integrarsi nel tessuto economico e sociale di una comunità”.

In un’ottica di economia circolare e anti-spreco, le produzioni del corso, a base di materie prime di qualità, sono state riutilizzate nelle varie comunità.

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