Rapinò una farmacia. Condannato Marco Zinnanti, il killer di Covignano

Nuova condanna per Marco Zinnanti, il 25enne riminese già in carcere per l'omicidio di Covignano dove uccise Leonardo Bernabini, ritenuto colpevole di una rapina commessa ai danni della Farmacia Comunale di via Euterpe il 21 marzo del 2009. Mercoledì i giudici del collegio lo hanno condannato a 6 anni di reclusione, 10 quelli chiesti dal pubblico ministero Davide Ercolani,oltre alle pene accessorie. Difeso dall'avvocato Marco Ditroia, secondo la ricostruzione Zinnanti, verso le 20 del 21 marzo, si era appostato nei pressi della farmacia per attendere l'uscita dei dipendenti. Quando, dal retro, erano usciti sia il vice direttore che un commesso, il 25enne li aveva affrontati minacciandoli con una pistola e spingendoli nuovamente all'interno della farmacia.

Dopo aver afferrato per il collo il vice direttore, sempre tenendolo sotto mira, lo aveva poi obbligato ad aprire la cassaforte dove erano custoditi 5500 euro. Una volta impossessatosi dei contanti, Zinnanti era fuggito facendo perdere le proprie tracce. Quella sera Zinnanti aveva il volto parzialmente coperto da un cappellino, che lo rendeva irriconoscibile, ma nella fuga commise un imperdonabile errore che, a distanza di anni ha permesso di arrestarlo e condannalo. Il giovane, infatti, aveva lasciato un impronta digitale che era poi stata individuata dai carabinieri durante i rilievi di rito. All'epoca, tuttavia, i Ris di Parma riuscirono ad individuare solamente 15 punti di contatto tra l'impronta trovata sul luogo della rapina e quelle nell'archivio delle forze dell'ordine che riguardavano Zinnanti. In seguito all'omicidio Bernabini, però, il killer venne sottoposto a nuovi rilievi dattiloscopici che fecero emergere ulteriori punti di contatto che hanno incastrato il rapinatore.