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Cronaca Riccione

Renata Tosi contro il Green Pass: "La politica non può imporre un certificato per andare al ristorante"

Il sindaco di Riccione spiega come il certificato vaccinale non può essere "la condizione, o la soluzione politica, perché si torni a lavorare"

"Avere un tesserino per accedere a un ristorante è qualcosa che la politica non può permettersi di imporre", non può essere questa "la condizione, o la soluzione politica, perché si torni a lavorare". A prendere posizione sul Green Pass è il sindaco di Riccione Renata Tosi dalla Perla Verde arriva anche la richiesta di "una data certa" per l'apertura di discoteche e locali serali. Con la precisazione, appunto in merito alla possibile introduzione del green pass, che non deve essere la politica a "decidere quali debbano essere le misure di sicurezza sanitaria da adottare", i cosiddetti protocolli, che spettano invece al Comitato tecnico scientifico. Quello che deve fare la politica è "garantire la data d'apertura a imprese economiche che stanno soffrendo oltremodo e più delle altre", rimarca la sindaco Renata Tosi, e le scelte sanitarie "devono essere prese per competenza da chi è deputato a farlo". E "devono rispettare un principio solamente: la tutela della salute delle persone, il resto non conta". Dunque, "la politica deve farsi da parte in questo momento perché un green pass, piuttosto che altre misure adottate senza precise indicazioni scientifiche, sono solo un'imposizione d'imperio". Dunque "la medicina e le istituzioni sanitarie devono indicare i protocolli" e "la politica, il Governo o le Regioni eventualmente, devono dare una data certa per la ripartenza e i gestori devono rispettare i protocolli e riaprire".

Sullo steso argomento è intervnuto anche il consigliere regionale della Lega Matteo Montevechi: "Green pass obbligatorio (vaccino o tampone) per andare al ristorante o per prendere un caffè al bar? Idee folli della Francia di Macron che qualcuno vorrebbe replicare in Italia e che mirano a blindare la vita quotidiana delle persone con ricatti ed obblighi. Questo vaccino deve rimanere una libera e consapevole scelta, altrimenti si calpesta solo la libertà. Un trucco per rendere i vaccini obbligatori, come del resto proposto anche da Burioni. Piuttosto qualcuno spieghi e ricordi a Speranza di investire sulle cure domiciliari e di predisporre il Protocollo di Cura Domiciliare, invece di avversarlo in ogni modo”. 

A prendere posizione sul Green Pass è il Portavoce del Popolo della Famiglia di Riccione Luca Campisi: “ mi associo alla presa di posizione dell’amica e sindaco di Riccione Renata Tosi sulla questione Green Pass che divide e non poco l’opinione pubblica. Il mio pensiero è che ci vogliono marchiare come bestie. Il Ministro della salute Speranza afferma che si tratta di una strategia per scongiurare nuove chiusure, e per convincere gli indecisi a vaccinarsi contro il Covid. In Francia è stato disposto anche l'obbligo di vaccinazione per i sanitari dal prossimo 15 settembre. Crediamo - conclude Campisi - che avere un tesserino per accedere a un ristorante o al bar per prendere un semplice caffè è qualcosa che la politica non può permettersi di imporre, non può essere questa la soluzione per combattere questo mostro chiamato Covid-19 “.

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