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Cronaca

Disparità a favore degli operatori no-vax? L'Ausl replica: "Non risulta, ma l'iter di sospensione è lungo"

La lettera sfogo di un operatore sanitario vaccinato ha sollevato il dibattito, dando voce ad una maggioranza muta degli operatori corretti

Massimo rispetto delle norme sull'obbligo vaccinale, ma anche delle prerogative degli operatori sanitari per ferie, malattie e permessi. La lettera sfogo di un operatore sanitario vaccinato ha sollevato il dibattito, dando voce ad una maggioranza muta degli operatori corretti rispetto alla piccola ma rumorosa minoranza no-vax, che ha detta della protesta starebbero godendo delle agevolazioni contrattuali per eludere l'obbligo. Ma a tranquillizzare che non ci saranno canali preferenziali interviene con una nota la stessa direzione sanitaria dell'Ausl.

Spiega la risposta dell'Ausl: "In merito alla lettera dal titolo “Ferie e permessi, nell’Ausl disparità a favore dei furbetti no – vax”, in cui sono espressi principi e valori che non possono che essere condivisi da questa Direzione, non risulta tuttavia chiaro a cosa si faccia riferimento nelle denuncia di tono assai generico sulla disparità di trattamento del personale in materia di ferie e permessi, in quanto non risulta che ci siano operatori sanitari che abbiamo usufruito di condizioni di privilegio, per di più per bypassare l'obbligo vaccinale, così come non risultano allo stato attuale impedimenti all’uso dei normali istituti previsti relativi a malattie e permessi per gli operatori sanitari".

Continua la nota: "Va invece precisato che la procedura che porta alla sospensione dei lavoratori ha dei tempi di completamento, anche a tutela degli operatori stessi, che possono far sovrapporre casualmente ferie e permessi, prima dell'applicazione del provvedimento. Provvedimenti che questa Azienda ha adottato e sta continuando ad adottare nel rispetto della norma, come il numero del personale sospeso purtroppo testimonia. Certo ciò può certamente causare difficoltà nella sostituzione di personale sottoposto a provvedimenti di sospensione, e la necessità di adattamenti organizzativi, ma queste non hanno una corrispondenza automatica sul blocco delle ferie e dei permessi per tutti gli altri operatori sanitari".

L'invito dell'Ausl ai suoi dipendenti è infine quello di segnalare senza timori se ritengono che ci siano medici compiacenti che non stanno effettuando i dovuti controlli: "Allo stesso modo, non risulta particolarmente utile la generica accusa a medici compiacenti, ma se l'operatore ne ha contezza, provveda esplicitamente a comunicarlo ai servizi preposti in modo da segnalarli alle autorità competenti".

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