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Cronaca

Residenti rione Clodio inferociti: "I problemi di viabilità rimandati a 'data da destinarsi'"

Incontro in comune per risolvere le difficoltà del cambio di viabilità, gli abitanti del quartiere: "Ci sentiamo presi in giro per l'ennesima volta"

Sono inferociti i residenti del rione Clodio di Rimini che, al termine di un incontro in comune per cercare di risolvere i problemi del cambio di viabilità che ha portato un "grave disagio in termini di salute, rischi per il traffico e rumore", sono usciti da palazzo Garampi con la consapevolezza che la soluzione tarderà parecchio ad arrivare. Secondo il resoconto emerso dopo il faccia a faccia con il sindaco Gnassi, la sua vice, il direttore generale e due dirigenti i rappresentati del comitato hanno appreso che "l’intervento prospettato da tempo come risolutorio per il traffico su via Ducale (e annunciato più volte come cantiere imminente da inizio 2020), che prevede il senso unico su via Circonvallazione Occidentale è ancora in corso di valutazione. Hanno inoltre comunicato che è rinviata a data da destinarsi la realizzazione della rotatoria all’altezza di via D’Azeglio propedeutica per l’attivazione del varco Ztl, a causa dell’esproprio di un piccolo fazzoletto di terra lato invaso del Ponte di Tiberio (che ci era stato assicurato in precedenza non avrebbe bloccato l’avvio dei lavori)".

"Ci sentiamo presi in giro per l'ennesima volta - tuonano dal quartiere - oramai è una abitudine frequente: ricordiamo il bizzarro episodio accaduto i primi di luglio, presso il Lapidario del Museo. Qui l’amministrazione aveva organizzato uno specifico incontro con la città per presentare il progetto definitivo del “Fila a Destra” con senso unico mare/monte e ciclabile su via Circonvallazione Occidentale, con l’apertura del cantiere il lunedì seguente. Il Comune aveva persino comunicato ufficialmente a Start Romagna la soppressione della linea 1 che non avrebbe più potuto transitare, a causa del senso unico, su via Circonvallazione. E poi due giorni dopo la sorpresa: la scusa del cantiere di Porta Galliana che causava l’ennesimo rinvio dei lavori. Ora la conferma del rinvio e forse addirittura della sospensione totale è arrivata direttamente anche dalla bocca del Sindaco Gnassi e incredibilmente dalla sua Vice Roberta Frisoni. Quest’ultima in questi 23 mesi ha sempre rassicurato i residenti di via Ducale sulla realizzazione del progetto di senso unico. Invece a questo punto dobbiamo ritenere che fossero solo menzogne".

"Pensare che si sia ritornati a rivalutare la fattibilità del progetto fa sorridere, per non dire piangere - proseguono i residenti in una nota stampa. - Questo porta a due ordini di considerazioni: come le valutazioni e le analisi dell’amministrazione siano eseguite in maniera superficiale e poco seria: nei vari incontri di interlocuzione, l’assessore e i tecnici ci hanno raccontato che avevano studiato i flussi di traffico generati con la nuova viabilità e che non ci sarebbero stati problemi, erano bugie anche queste? Sono stati fatti veramente questi studi? La realtà di questo ultimo rinvio sono solo politiche: Gnassi e Sadegholvaad temono che il cambio di viabilità provochi, in prossimità delle elezioni, gravi disagi alla circolazione con la conseguenza di far “arrabbiare” gli utenti della strada che non voterebbero a favore del Candidato Sindaco Sadegholvaad. Lo slogan che va di moda oggi fra i politici è “mettere le persone al centro per rispondere alle esigenze dei cittadini”, i nostri Amministratori al “centro” hanno messo il traffico su via Ducale da ormai due anni e la ricerca, costi quello che costi, del consenso elettorale".

"Durante la riunione - concludono - quando abbiamo replicato, carte alla mano, alle argomentazioni del Sindaco che erano palesemente pretesti che non trovavano riscontro su quanto ci avevano comunicato in precedenza, lo stesso si è spazientito apostrofando uno di noi con la solita difesa dei politici che non hanno più argomenti: “Si candidi lei”. Signor Sindaco dopo due anni è la prima volta che ci ha incontrato e la nostra dignità di cittadini è stata ancora una volta calpestata: nel 2018 a fine lavori per l’allestimento della passerella sul Ponte di Tiberio (durati 10 mesi) ci inviò la letteradi scuse personali per i disagi subiti per l’aumento di traffico sulla parte iniziale di Corso d’Augusto e via Ducale. Oggi dopo due anni nei quali abbiamo sopportato gli stessi sacrifici, vuole continuare a farci vivere con rischi di incolumità quando usciamo di casa, rumore fuori dai limiti di legge (avevamo chiesto ad Arpae a febbraio una rilevazione che non avete autorizzato), polveri sottili che rimangono a lungo fra le case che formano una sorta di canyon. Il bello è che quando le abbiamo parlato di questi disagi Lei, con irriverenza, ci ha fatto capire che il nostro è un comportamento da “Nymbi”. Quindi a conclusione del suo mandato ci lascia con una situazione indefinita e quasi senza speranza, con la prospettiva che senza la realizzazione del senso unico la nostra qualità di vita non migliorerà. E’ come una condanna a tempo indeterminato".

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