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Cronaca

'Residenze partecipate a sfere urbane': un progetto avveniristico

Originale piano di lavoro "Residenze partecipate a sfere urbane", uno dei MOA (modello operativo applicato) del Laboratorio di Architettura Riformata Rimini 1.

In attesa dell'incontro "al di là del ponte di Tiberio", da stabilire con la nuova giunta comunale, Giacomo Fidelibus (segretario dei liberali Riminesi e rappresentante del LYMEC - liberali europei) e Massimo Bilancioni (antesignano del movimento degli Econauti) hanno  esaminato dettagliatamente i contenuti dell’originale piano di lavoro “Residenze partecipate a sfere urbane”, uno dei MOA (modello operativo applicato) del Laboratorio di Architettura Riformata Rimini 1.

Promotori del progetto sono i membri dell’Associazione “LA BUONA CASA”, sostenuti in primis dal Movimento degli Econauti, di cui Bilancioni è l’antesignano,  in collaborazione con le Associazioni RIGAS RIMINI (Gruppo di acquisto equo-solidale) e MING DAO, il gruppo che si occupa della pratica, dello studio e della diffusione delle antiche arti marziali interne e che segue, dal 1993, il Maestro Joao Manoel Mira che vive a Tokyo. Il residential design dell’Associazione è, inoltre, accreditato dalla Banca Eticredito.

Giacomo Fidelibus ha spiegato che il progetto che si richiama agli studi architettonici medioevali e rinascimentali, quando le città erano progettate e costruite sulla base di un’ossatura circolare, all’interno della quale i cittadini vivevano in uno stato partecipe, organico e articolato. La struttura moderna dei quartieri e isolati urbani si sviluppa, al contrario, su modelli rettangolari e disgregati che non favoriscono la vita sociale, incentivando di conseguenza la massima dispersione degli individui.  Il concetto di sfere urbane è pienamente riconducibile al modello residenziale europeo; nel continente, tali prototipi abitativi stanno prendendo piede anche in Paesi che hanno da poco effettuato l’ingresso nell’Unione Europa (un esempio è la Lituania). Grazie alle moderne innovazioni di bionica dei sistemi, inoltre, il progetto si integra con tutte le principali tecniche pertinenti il risparmio energetico: pannelli solari e realizzazione di case passive, implementate dai sistemi di isolamento termico e solarizzazione. Dopo il nudo e crudo abbiamo anche il vestito e condito.
 
L'Architetto Massimo Bilancioni ha sottolineato che i vantaggi del progetto, oltreché sociali, saranno soprattutto economici: l’Associazione LA BUONA CASA intende promuovere una campagna di iscrizioni per raccogliere il consenso della collettività e, in particolare, di tutti coloro che desiderano acquistare la casa, ma che non hanno sufficienti disponibilità economiche. Il lungimirante modello di Residenza partecipata ha però una condizione, presente tra i ventisette punti dello statuto: coloro che diventeranno proprietari dell’abitazione non potranno vendere il bene senza prima consultare l’Associazione. In questo modo sarà possibile evitare qualsiasi tipo di manovra speculativa. Si tratta, difatti, di un modello di accompagnamento e fidelizzazione compartecipata: la casa sarà di proprietà dell’Associazione, che garantirà la piena trasparenza gestionale; ogni cittadino avrà quindi la possibilità di accedere all’atto costitutivo della propria casa e di verificare ogni passaggio fino alla gestione totale del sistema abitativo.
 
In passato, il modello abitativo è stato già lanciato presso il comune di Maranello. Nella località del modenese il progetto a “Residenza partecipata” era diretto a tutti i dipendenti dello stabilimento della Ferrari che non avevano sufficienti risorse economiche per acquistare l’abitazione, costretti a pagare affitti esosi in un mercato decisamente non calmierato.
 
Bilancioni e Fidelibus invitano, pertanto, la cittadinanza a partecipare all'incontro del 12 luglio, presso la Sala degli Archi di Rimini. In tale data, dalle ore 21:00, sarà quindi presentato e lanciato l’originale progetto “Sfere urbane a residenze partecipate”: parteciperanno in qualità di relatori: GIOVANNI BENZI (avvocato e presidente dell’Associazione “La Buona Casa”), IVANO LANCI (presidente Associazione Ming Dao), MASSIMO BILANCIONI (portavoce degli Econauti, ideatore e progettista per la parte tecnica – operativa),  GIACOMO FIDELIBUS (promotore degli Econauti e rappresentante LYMEC – liberali europei), EMILIO ZANNONI (responsabile dei ruoli partecipativi), LUCA BARBOLINI (ingegnere e responsabile politico), MARCO PANDOLFI (tecnico informatico – Università di Urbino), ELISA ANGELINI (architetto che ha realizzato una tesi urbanistica sulla città di New Dehli).

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