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Cronaca Bellaria-Igea Marina

Restituzione della Tari: 132mila euro di rimborsi per le famiglie bellariesi

Sono 428 le utenze di Bellaria Igea Marina che stanno beneficiando del maxi fondo stanziato dall’Amministrazione, già erogati dagli uffici comunali il 75 % dei rimborsi

Sono 428 le utenze di Bellaria Igea Marina che stanno beneficiando (già erogati dagli uffici comunali il 75 % dei rimborsi) del maxi fondo stanziato dall’Amministrazione per restituire una quota della Tassa Rifiuti. Una misura espressamente a sostegno delle famiglie, del commercio, dei pubblici esercizi e, in generale, di tutte quelle attività che tanto sono state messe alla prova dalla pandemia e dalle rigide misure imposte dalla lotta al Covid-19. Ammonta a 350.000 la cospicua quota stanziata allo scopo negli scorsi mesi, da cui la pubblicazione di un primo avviso pubblico a inizio 2021. Già in quella sede era stata individuata un’ampia platea di potenziali beneficiari, con riferimento sia a utenze domestiche che a non domestiche.
 
Sulla base di quanto prevedeva il primo bando, sono anzitutto in erogazione rimborsi per 379 utenze non domestiche. Così in sintesi: per i negozi (a titolo di esempio, abbigliamento, calzature, librerie), un rimborso fino al 70 % della quota pagata; al mondo della ristorazione (comprese trattorie, osterie, pizzerie e pub ad apertura annuale), le attività artigianali, bar, caffetterie e pasticcerie ad apertura annuale, sale e parchi giochi, saloni di bellezza e palestre, al congressuale rimborsi fino al 50 %; ad alberghi, locande e pensioni (con o senza servizio di ristorazione), rimborsi fino al 10 %. Stessa percentuale per gli stabilimenti balneari, categoria che lo scorso anno aveva avuto solo un 10 % di decurtazione a fronte del 20 % concesso ad altri settori del settore turistico; 20 % invece il rimborso della Tari pagata nel 2020 per le case di cura. Stanno ricevendo il rimborso, tra gli altri, 161 attività del settore ricettivo, 82 stabilimenti balneari, 61 negozi e una ventina di pubblici esercizi.
 
In erogazione poi rimborsi a 49 utenze domestiche. Riconosciuta la restituzione ad esempio di 100 euro, a prescindere da numero di componenti e coefficiente ISEE, a 24 tra nuclei famigliari che accolgono anche solo una persona con invalidità al 74 % e lavoratori in cassa integrazione o con guadagni sospesi per almeno quattro mesi o comunque interessati da una riduzione dell’orario di lavoro di almeno il 50 %. Le altre 25 famiglie, tutti nuclei numerosi, stanno ricevendo rimborsi da 75 a 150 euro. In totale, si tratta come detto di 428 distinti soggetti beneficiari, per l’erogazione di circa 132.000 euro complessivi. “Restano ancora 218.000 euro del fondo originario, che con apposita delibera ci siamo impegnati a distribuire a ristoro delle famiglie e delle aziende secondo nuove modalità di erogazione”, l’annuncio del Sindaco Filippo Giorgetti.
 
Un primo passo sarà la pubblicazione, già nei prossimi giorni, di un ulteriore avviso pubblico per nuovi rimborsi Tari: stanziati al momento 48.000 euro. “Sarà aperto sino a fine maggio, estendendo la platea di potenziali beneficiari ad autorimesse, magazzini senza vendita diretta , impianti sportivi e parchi giochi, esposizioni, mostre e autosaloni, attività artigianali - ad esempio falegnami, idraulici, fabbri, elettricisti, ma anche tipografie, tappezzerie autolavaggi - , rosticcerie, chioschi e birrerie a carattere annuale, autofficine ed elettrauto.” Per tutti, rimborsi fino al 50 % sulle imposte pagate al 31 marzo 2021 anziché entro il 31 dicembre 2020, riferimento presente nel primo avviso pubblico. Restituzione fino al 10 % della Tari ora anche per residence e appartamenti con partita IVA. E’ importante sottolinearlo: gli appartenenti alle categorie menzionate che avevano presentato istanza a inizio anno, respinta perché il primo avviso non le contemplava come beneficiarie, non avranno bisogno di fare nuovamente domanda.
 
“Con 40.000 euro abbiamo poi già finanziato un altro bando, in fase di definizione e di prossima pubblicazione, per la concessione di contributi a fondo perduto a uno dei tanti settori particolarmente penalizzati dal protrarsi della pandemia e dei provvedimenti di chiusura: ossia le società e associazioni sportive dilettantistiche che hanno in gestione palestre, piscine o impianti comunali.” Resta una fetta consistente di 130.000 euro, già impegnate per essere distribuite secondo modalità che l’Amministrazione individuerà nelle prossime settimane: “sempre, comunque, a mezzo di aiuto a fondo perduto e a beneficio delle attività economiche maggiormente colpite dallo stato di emergenza sanitaria.”
 

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