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Cronaca Santarcangelo di Romagna

Restyling da 1,7 milioni di euro per il Museo Etnografico

L'intervento di restauro approvato dalla Giunta di Santarcangelo e finanziato dal Pnrr per rinnovare e potenziare il polo museale con la realizzazione di spazi per eventi e spettacoli, nuovi servizi e un allestimento innovativo

La Giunta comunale ha approvato il progetto esecutivo per i lavori di restauro e risanamento conservativo del Museo Etnografico: 1 milione e 700mila euro il costo dell’intervento, finanziato dal Pnrr, che da un lato ha l’obiettivo di rinnovare e potenziare il polo museale con la realizzazione di spazi per eventi e spettacoli, nuovi servizi, oltre a un allestimento che seguirà gli indirizzi più innovativi della disciplina museale attingendo anche a mezzi di comunicazione digitale. Dall’altro seguirà i principi di risparmio ed efficientamento energetico sia per limitare i costi a carico dell’Amministrazione, sia per aumentare la sostenibilità degli edifici pubblici.
 
Nel dettaglio, l’intervento si concentra sul corpo principale per il quale è previsto il ripristino all’impianto originario con l’ingresso e l’atrio dal padiglione centrale e il recupero della profondità visiva dall’ingresso stesso al cortile retrostante grazie all’apertura di portefinestre affacciate verso la corte lato fiume Uso. All’ingresso si potrà accedere attraverso un’ampia rampa, mentre un’altra servirà a collegare la sala retrostante affacciata sulla corte interna. Sul fronte principale dell’edificio il progetto prevede un nuovo filtro d’ingresso al di sotto della pensilina esistente – che sarà oggetto di risanamento con il rinnovo di guaine di copertura, nuovi serramenti in alluminio composti da due ante apribili – mentre nel poligono centrale prenderanno spazio la biglietteria, l’infopoint, il bookshop e altre esposizioni.
 
L’ingresso ricollocato nell’atrio centrale consentirà di liberare spazio nella sala che oggi è in parte occupata dai servizi di accoglienza e di rendere più facile la fruizione delle diverse stanze che avranno l’atrio come filtro introduttivo, punto di snodo dei vari percorsi tematici. Tutta la progettazione degli spazi espositivi, inoltre, seguirà il principio di accessibilità dell’Universal Design (Design for All) ripreso anche dalle Linee guida del Ministero della Cultura, prevedendo l’abbattimento delle principali barriere architettoniche e, avvalendosi di una collaborazione con consulenti, la predisposizione per allestimenti museali volti a consentire attività quali pannelli grafico-testuali e fotografici, videoproiezioni, bassorilievi, diffusione di brani musicali e input olfattivi che richiamano alla mente il soggetto delle esposizioni, postazioni multimediali integrate, ricostruzioni virtuali, realtà aumentata. Prevista anche la progettazione di spazi di riposo da posizionare lungo il percorso espositivo, una corretta illuminazione, un sistema di orientamento del visitatore e segnaletica interna. Tra gli obiettivi del progetto di rinnovamento di arredi e attrezzature, oltre all’accessibilità sarà dato particolare rilievo alla possibilità di favorire il più possibile la consultazione dei materiali e degli archivi da parte dei visitatori sia per scopi personali sia per attività e ricerche scientifiche.
 
Gli spazi espositivi temporanei saranno ricollocati nel corpo aggiunto con l’ampliamento di fine anni ’80 che si affaccia verso il cortile sul retro, mentre il laboratorio attività didattiche e la sala conferenze troveranno spazio nei locali dell’ala a nord ovest. Nella sala di sud est, invece, è previsto uno spazio predisposto per ospitare i servizi di ristorazione e i servizi igienici: al di sopra di tali ambienti, un’area soppalcata potrà consentire l’allestimento con tavoli per la consumazione o con arredi per laboratori e attività didattiche. La struttura del soppalco e il parapetto superiore saranno in acciaio zincato e verniciato con pareti interne in cartongesso, mentre la scala di collegamento sarà realizzata con una struttura in profili in acciaio e lamiera con pedate in tavole di rovere massello, materiale che rivestirà anche il pavimento del piano superiore. Al momento il progetto prevede solo la realizzazione delle strutture soppalcate, della scala e dei servizi igienici.
 
Il pavimento al piano terra dell’intero edificio sarà invece completamente rimosso e realizzato ex novo: le lastre di marmo attualmente presenti saranno sostituite con un pavimento continuo in resina che, per grana e colore, ristabilirà il carattere originario dell’edificio. Diversi anche gli interventi per il contenimento delle emissioni e dei consumi energetici: i serramenti esistenti verranno sostituiti con nuove finestre simili alle originali ma capaci di una minore dispersione termica. Uno strato di isolamento è previsto nell’ambito dell’intervento generale di ristrutturazione delle coperture – che vedrà anche la sostituzione di tutte le scossaline, i pluviali e le grondaie – mentre rispetto agli impianti, oltre alla riqualificazione totale delle reti, è prevista la sostituzione dell’illuminazione con LED a basso consumo e la riprogettazione totale dell’impianto termico che sarà sostituito con un generatore di nuova concezione, una pompa di calore geotermica. Il progetto prevede anche una serie di interventi puntuali sulla struttura per migliorarne la sismicità, tra cui nastri di fibra di carbonio e consolidamenti con iniezioni di miscela a base calce idraulica, la sostituzione di alcune capriate in legno ammalorate e il rinforzo di quelle non degradate, l’inserimento di presidi antisfondellamento.
 
Nei giorni scorsi, infine, la Giunta comunale ha dato il via libera anche al progetto di fattibilità tecnico ed economica per l’adeguamento alla normativa antincendio di palazzo Cenci per una spesa che ammonta a 95mila euro. Dovendo intervenire sugli impianti speciali dell’edificio che ospita il Museo storico archeologico e in seguito a un cambio della normativa in materia, gli uffici tecnici comunali hanno quindi messo a punto un progetto che, oltre ai lavori di adeguamento degli impianti speciali prevede anche lavori elettrici e idraulici per il posizionamento della vasca a servizio dell’impianto idrico antincendio e la fornitura e il montaggio della vasca stessa. L’intonaco delle pareti esterne e interne, ammalorato dall’umidità di risalita, sarà completamente rimosso e sostituito con un prodotto deumidificante e termoisolante.
 
“Le opere di restauro e risanamento conservativo del Museo Etnografico – afferma la vice sindaca e assessora a Cultura e Lavori pubblici Pamela Fussi – rappresentano il primo e più importante stralcio di un progetto generale di riqualificazione e riorganizzazione di tutti gli spazi e i locali di pertinenza del museo”. “Quello sul corpo principale è dunque solo il maggiore tra gli interventi che in futuro interesseranno il Met – prosegue la vice sindaca Fussi – e che avranno l’obiettivo di inserire l’istituto in un’offerta culturale più ampia, in grado di coniugare la valorizzazione del patrimonio legato alla cultura materiale, radicata nella storia del territorio, con la vetrina delle produzioni, in particolare enogastronomiche e orticole, che costituiscono uno dei fattori di sviluppo dell’area. Gli edifici ospiteranno quindi spazi caratterizzati da una più ampia fruibilità da parte di diversi segmenti di pubblico con il preciso obiettivo di potenziare le attività espositive e culturali, dotando nel contempo le strutture di servizi accessori più idonei ad accogliere i visitatori”. “Accanto agli obiettivi funzionali – conclude la vice sindaca Fussi – il progetto si basa anche su due principi fondamentali, quello della sostenibilità ambientale e dell’inclusione, e prevede che gli interventi siano realizzati sia per migliorare l’accessibilità dei luoghi sia per ridurre consumi ed emissioni inquinanti mediante l’efficientamento energetico”.

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