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Cronaca Riccione

Boom di lavoratori in nero nei locali del divertimento, chiusa una discoteca

I carabinieri hanno scoperto che il locale, sulla spiaggia di Misano, su 20 dipendenti ne aveva 11 non in regola

Con l'arrivo della stagione estiva, iniziano i controlli dei carabinieri dell'Ispettorato del Lavoro e dei tecnici dell'Ausl del dipartimento di Sanità Pubblica per contrastare il fenomeno del lavoro in nero e per valutare il rispetto delle normative igienico sanitarie. E' in questo ambito che si inseriscono le verifiche effettuate, nel week end del 19 e 20 aprile, nella zona sud della provincia di Rimini dove sono stati pizzicati numerosi locali del divertimento non in regola. In particolare, a vedersi sospesa la licenza, è stata una nota discoteca sulla spiaggia di Misano Adriatico dove, su 20 dipendenti, 11 non erano stati assunti regolarmente. A finire nei guai è stato il titolare, un 50enne bolognese, denunciato a piede libero anche per non aver sottoposto i dipendenti alla visita medica per i lavoratori nelle fasce notturne. Oltre alla sospensione della licenza, sono arrivate sanzioni per oltre 50mila euro.

Sempre nello stesso locale, anche i controlli dell'Ausl hanno riscontrato diverse irregolarità. In particolare, il registro delle manutenzioni periodiche presentava delle lacune, le uscite di sicurezza erano bloccate e le luci di emergenza non funzionavano. Gli addetti dell'Ausl hanno poi accertato diverse carenze igieniche in cucina, l'allagamento di alcuni ripostigli a causa delle infiltrazioni di acqua e l'inagibilità del bagno per i portatori di handicap. Al momento, per bloccare la sospensione della licenza in vista del week end del 25 aprile, il titolare dovrebbe saldare tutte le multe, ripristinare la situazione e assumere il personale in nero.

I controlli si sono poi spostati in una panetteria dove il titolare, un 44enne riminese, impiegava due lavoratori in nero e che non avevano effettuato la visita medica per gli impiegati notturni. Anche in questo caso è scattata sia la denuncia che la sospensione della licenza ma, il proprietario, ha già versato i 10mila euro di multa e sanato la situazione dei dipendenti. Denunciato a piede libero anche il titolare di un pub riccionese, un 36enne della Perla Verde, il quale è stato sorpreso mentre impiegava dipendenti in orario notturno senza visita medica. A tutto questo si aggiungono 5 dipendenti, con contratto a chiamata, per i quali non erano state effettuate le dovute segnalazioni di inizio attività e un sesto lavoratore completamente in nero. Anche per il 36enne è arrivato un verbale da 10mila euro.

Guai anche per il titolare di un ristorante cinese di Misano all'interno del quale, i carabinieri, hanno scoperto 3 dipendenti su 7 in nero. E' quindi scattata la sospensione della licenza sanata, tuttavia, con il pagamento di una sanzione da 25mila euro e la regolarizzazione degli impiegati. Lavoratori in nero anche in una pizzeria di Riccione, in questo caso per i 5 dipendenti con contratto a chiamata non erano state effettuate le dovute segnalazioni di inizio attività facendo scattare n verbale da 1000 euro. In un ristorante di pesce, a Riccione, sono stati 5 i lavoratori in nero pizzicati ma, anche in questo caso, la sospensione della licenza è stata sanata con il pagamento del verbale.

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