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Cronaca Riccione

Riccione "capitale dell'amore", tanti i turisti arrivati per San Valentino

Oltre 33 mila passaggi in arrivo conteggiati dal targa system. Il sindaco Tosi: "Segnale della voglia di tornare delle persone

Intenso lavoro per la Polizia locale di Riccione nell'ultimo weekend caratterizzato dalla festività di San Valentino. In particolare nei giorni di sabato e domenica sono stati intensificati i servizi traffico sia per quanto riguarda l'attraversamento pedonale di viale Ceccarini incrocio con viale Milano, sia sulle principali arterie che collegano Riccione con il casello dell'A14 e sulla statale verso i confini Nord e Sud. Il sistema di rilevamento targhe all'uscita del casello A14 in direzione mare ha conteggiato nel weekend appena trascorso (da venerdì a domenica) il passaggio di oltre 33 mila vetture, contro le 26.500 dell'intera settimana precedente 1-7 febbraio. Dalle 17 in poi, per almeno un paio d'ora, la polizia locale di Riccione ha impiegato tre pattuglie per facilitare il defluire del traffico in uscita dal territorio comunale. Un weekend che ha il segno positivo anche per gli operatori economici, in particolare per i ristoranti, molti dei quali vista il notevole incremento delle prenotazioni e le norme stringenti anti Covid, hanno optato per un servizio con doppio turno, Viale Dante, viale Ceccarini e il lungomare sono state le zone maggiormente frequentate nelle due giornate del fine settimana.

"Il weekend appena trascorso ci mostra la voglia ma oserei dire la necessità delle persone di tornare ad una vita normale. Al di là dei numeri, che per come siamo abituati in Riviera, sono sicuramente esigui, - ha detto il sindaco di Riccione, Renata Tosi - queste due giornate, nonostante le temperature non primaverili, nonostante le incertezze del momento, sono state una boccata d'ossigeno per i cittadini, per i nostri visitatori provenienti dall'Emilia, per gli oltre 6000 possessori delle seconde case a Riccione. Ma il weekend di San Valentino apre ancora una volta la discussione sul turismo. Noi da Riccione e dalla Romagna parliamo con la forza dei numeri generati dall'industria del turismo, con la forza del Pil prodotto negli anni che si sono trasformati in investimento sul territorio. Ora riteniamo di avere tutto il diritto di essere ascoltati. Ancora più oggi che al Turismo finalmente è stato riconosciuto un'autonomia ministeriale. Quello che è successo alla montagna e ai suoi operatori ha superato tutti i limiti. E' come la grazia ritirata all'ultimo momento ad un condannato a morte, ancor più grave se risponde al vero che i dati per determinare la decisione erano in possesso del Governo già da mercoledì scorso. Da Riccione quindi tutta la solidarietà possibile agli operatori della montagna, ma anche l'appello che non si prenda in giro così anche con il mare. La conferenza Stato e Regioni, presieduta dal nostro governatore Bonaccini, quando affronterà il nodo della montagna, come ritengo debba fare, dovrà affrontare le problematiche riguardante tutta l'industria turistica dando risposte certe: cosa accadrà dopo il 5 marzo, nuova data di scadenza per la montagna? Cosa accadrà al turismo balneare per Pasqua?. Ora è il momento delle risposte". 


 

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