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Cronaca Riccione

Bio architettura del futuro: la prima "abitazione passiva" diventa un caso di studio

Gli artigiani della Romagna al lavoro per una casa rivoluzionaria in legno che guarda all'ambiente

Innovazione, sostenibilità e creatività. Sono queste le basi di un cantiere edile dedicato al mondo della bio architettura diventato oggetto di studio per i ragazzi dell'Università di Bologna. E' quello partito tre settimane fa in via Arimondi per la realizzazione della prima casa 'passiva' di Riccione. Nei giorni scorsi alcuni studenti del corso internazionale di Ingegneria dei sistemi edilizi di Ravenna, specializzati nel curriculum Hystoric Building Rehabilitation, sono stati in visita alla 'Passivhaus' in legno di Riccione, accompagnati dalla docente Donata Bigazzi. Tra loro anche studenti iraniani. “Sono da sempre stata amante della bio-architettura e di edifici bio-ecologici e bio compatibili - dice la docente Bigazzi - e siamo aperti a studiare progetti simili realizzati con tecnologie davvero innovative. Vedere questi progetti in concreto è ben diverso che studiarli su carta e basta. Poter visitare un'abitazione del genere realizzata con sistemi così innovativi e performanti è davvero interessante. Abbiamo un rapporto diretto da anni con ProTek per visitare cantieri simili in altre parti d'Italia. In futuro potrebbe essere interessante lavorare a dei tirocini per i nostri ragazzi”.

La prima "casa passiva" di Riccione

La prima abitazione 'passiva' di Riccione è al centro degli studi dei corsi di futuri architetti internazionali, specializzandi in bio architettura. Sempre la PassivHaus sarà al centro di un corso di formazione per l'Ordine degli Architetti, in collaborazione con l’Università di Bologna, il prossimo 21 giugno. Il progetto riccionese è dell'architetto Elisa Carucci, mentre la costruzione è affidata all'azienda ProTek Case in legno di Rimini, che coinvolge un grande team di artigiani e professionisti di tutta la Romagna. Il progetto è stato validato da Passiv House Institute Italia, grazie al certificatore internazionale Gunther Gantioler. Il cantiere è attivo da circa tre settimane e va avanti a ritmo serrato. Dopo le fondamenta sono state realizzate tutte le parti esterne, ora si passerà agli infissi, al cappotto e tutti gli interni. La casa su tre piani dovrebbe essere pronta per settembre. La PassivHaus è realizzata nel pieno rispetto dell'ambiente. “Questa casa consente a chi la abita - dice Luca Brighi di Protek - enormi benefici non solo economici ma anche legati al miglioramento della qualità della vita. Una casa solida, durevole, ecocompatibile, con un comfort elevato per tutte le stagioni”. Nella prima casa 'passiva' di Riccione l'apporto solare attivo soddisfa il 55% del fabbisogno energetico della costruzione.

Il progetto

La casa 'passiva' è un edificio che copre la maggior parte del suo fabbisogno di energia ricorrendo a dispositivi passivi. Un'abitazione che assicura il benessere termico senza (o con) una minima fonte energetica di riscaldamento interna: senza alcun impianto di riscaldamento "convenzionale", ossia caldaia e termosifoni o sistemi analoghi. Si tratta dunque di una casa che massimizza l'efficienza energetica. È detta "passiva" perché la somma degli apporti passivi di calore dell'irraggiamento solare trasmessi dalle finestre e il calore generato internamente all'edificio da elettrodomestici e dagli occupanti stessi sono quasi sufficienti a compensare le perdite dell'involucro durante la stagione fredda. L'architettura passiva si avvale di "masse di accumulo termico", cioè quantità di materiali con elevata capacità termica.

Tra i vantaggi delle case passive: 100& naturale; 35% di risparmio sull'elettricità; No gas; Ventilazione meccanica controllata; Antisismica; I ponti termici vengono eliminari; La temperatura è costante; L'aria è sempre pulita e filtrata;  Elevato isolamento termico; Velocità di esecuzione


 

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