Cocoricò, Fabrizio de Meis nel registro degli indagati per evasione fiscale

Trema la collina di Riccione con il patron del Cocorcò, Fabrizio de Meis, iscritto nel registro degli indagati per una maxi evasione fiscale da 10 milioni di euro. Sull’ipotesi di un’evasione fiscale milionaria ha lavorato la Guardia di Finanza di Rimini che, nella primavera del 2015, aveva effettuato una verifica fiscale sulle gestioni della nota discoteca della Perla Verde. Al vaglio delle Fiamme Gialle erano passati i bilanci delle società di gestione che, a partire dal 2010-2011 fino a tutto il 2013, avrebbero sempre chiuso in perdita a fronte di un reddito imponibile, quindi di soldi entrati nelle casse delle gestioni, che superano i 10 milioni di euro. Come risulta da pubbliche e semplici visure camerali, dal 2010 le società che hanno preso in affitto la gestione del Cocoricò sono diverse: dal Gruppo Cocoricò spa, si passa alla Enco srl, poi alla Perplex srl, alla Piramide srl, e via dicendo fino ad arrivare all’attuale Mani Avanti srl.

Difeso dall'avvocato Alessandro Catrani, De Meis, il patron della discoteca e amministratore unico del Gruppo Cocoricò solo dal 22 gennaio del 2015 oltre a presidente del Rimini Calcio, era già stato sentito dagli inquirenti come persona informata sui fatti. Sempre nell'ambito dell'inchiesta delle Fiamme Gialle sul Cocoricò, è arrivato l'avviso di conclusione delle indagini per Marco Palazzi, amministratore della società Piramide srl, che nel 2012 riceve in subaffitto d’azienda dal Gruppo Cocoricò, la gestione del locale. Gli accertamenti fiscali che riguardavano la Piramide srl, partono dal 2012. Anche Palazzi è difeso dall'avvocato Catrani e dovrà rispondere di omesso versamento dell'Iva.