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Cronaca Riccione

Riccione, ipotesi riapertura spiagge a giugno, il Pd: "Il sindaco gioca sulla pelle dei cittadini e turisti"

"Parlare di date e definire modalità senza alcun fondamento è un atteggiamento irresponsabile e pericoloso"

Sulla possibilità di riaprire le spiagge a giugno ipotizzata dal sindaco di Riccione Renata Tosi risponde con preoccupazione il Pd Riccione, per cui dare delle date in questo momento sia come giocare ai numeri del lotto.

"Siamo tutti consapevoli che l’emergenza sanitaria non sia terminata. Le curve dei nuovi casi, dei malati e dei drammatici decessi sono in fase calante. Questo è indice che tutto quanto fatto fino ad ora ha avuto un senso e che le misure di contenimento adottate siano state indispensabili. Siamo però anche tutti convinti che sia l’ora di alzare la testa e guardare al futuro. Il gruppo dirigente del Partito Democratico Riccionese coadiuvando, in un lavoro silenzioso ma continuativo di incontri e proposte, il Provinciale ed il Regionale sta contribuendo, assieme agli organi competenti per ripartire. Stiamo lavorando affinchè, nel breve tempo, venga data la possibilità al comparto produttivo di riprendere gradualmente la propria attività, nel totale rispetto di un protocollo sanitario che garantisca la sicurezza dei lavoratori e che impedisca la propagazione del virus. Stiamo lavorando affinchè gli operatori turistici, nel breve tempo, abbiano la possibilità di sapere ciò che dovranno fare, settore per settore, per poter preparare la propria attività al rispetto delle restrizioni che serviranno ad evitare la propagazione del virus durante la stagione e a sollevare gli operatori dalle responsabilità connesse ad ipotetici ma non improbabili ritorni del virus. Dare però oggi delle date certe per la riapertura al pubblico del comparto turistico e parlare di modalità con cui questo possa avvenire non è possibile.

E’ come giocare ai numeri del lotto: e il sindaco di Riccione sta giocando sulla pelle dei turisti, degli operatori, dei cittadini, ma soprattutto sta giocando sulla pelle degli infermieri, dei medici e degli operatori sanitari che sono ancora in trincea, provati fisicamente e psicologicamente da un dramma che si consuma ancora in queste ore. Sta giocando anche sulle facili speranze e sulle legittime aspettative delle persone mentre servirebbe solo lavorare affinchè la ripresa e le riaperture fossero solide e sicure. Parlare di date e definire modalità senza alcun fondamento è un atteggiamento irresponsabile e pericoloso. Certo, concede qualche minuto di visibilità. Ma piuttosto che farsi vanto della conquista di qualche passaggio giornalistico, la sindaca dovrebbe chiedersi perché proprio a lei si chiedono interviste. Ve lo diciamo noi! Gliele chiedono perché nessun amministratore con un briciolo di cautela e nel rispetto del proprio ruolo istituzionale si sogna di raccontare la fine di un incubo e dare date quando ancora neppure la comunità scientifica è in grado di farlo. Noi in questo scenario pensiamo che serva serietà e quindi scegliamo di credere che la nostra Sindaca abbia messo in campo l’ennesima sparata per un momentaneo e incontrollabile eccesso di entusiasmo".

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