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Cronaca Riccione / Piazzale Azzarita

Clamorosa svolta sulla riapertura del Pepenero: falsificati i titoli bancari

Nei guai il patron della società che se lo era aggiudicato all'asta giudiziaria lo scorso dicembre. Secondo la Procura avrebbe presentato una fideiussione completamente falsa

Nuovo clamoroso sviluppo sulla riapertura del Pepenero, il night riccionese messo sotto sequestro dalla Guardia di Finanza nell'estate del 2013 e finito all'asta giudiziaria a dicembre. Una vicenda alquanto intricata a cui va ad aggiungersi un nuovo capitolo che vede l'imprenditore titolare della Service et Qualité, che si era aggiudicato la gestione del locale per 160mila euro, finire indagato dalla Procura. Secondo quanto emerso, infatti, l'imprenditore milanese a garanzia dell'acquisto aveva presentato una fideiussione bancaria da 80mila euro. Un'attestato sul quale il pubblico ministero, Luca Bertuzzi, ha voluto fare degli approfondimenti delegando la Guardia di Finanza ad accertare la genuinità dell'atto. I riscontri investigativi, tuttavia, hanno fatto scoprire che il documento presentato dall'imprenditore era completamente falso: sia la carta intestata della Banca Carige che l'intero contenuto della fideiussione era stato realizzato ad arte tanto che, negli archivi dell'istituto di credito, il patron della Service et Qualité è completamente sconosciuto. L'asta è stata quindi invalidata e per l'imprenditore milanese è scattata la denuncia per turbata libertà di incanto e, se fosse riconosciuto colpevole, rischia una condanna da 6 mesi a 5 anni e una multa da 103 a 1032 euro. Allo stato attuale, il pubblico ministero ha espresso la raccomandazione che il locale venga nuovamente messo in vendita a trattativa privata.

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