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Cronaca Riccione

Riccione, scatta l'ordinanza anti-prostituzione: multe fino a 516 euro

La violazione si concretizza con lo stazionamento della persona, con l’adescamento di clienti e l’intrattenersi con essi o con qualsiasi altro atteggiamento o modalità comportamentali, compreso l’abbigliamento”

Entra in vigore l’ ordinanza per la prevenzione e il contrasto della prostituzione fino al 2 settembre. Un’ordinanza contingibile ed urgente che vieta di “assumere comportamenti diretti in modo non equivoco a offrire prestazioni sessuali a pagamento consistenti in comportamenti di richiamo, invito o saluto allusivo. La violazione si concretizza con lo stazionamento della persona, con l’adescamento di clienti e l’intrattenersi con essi o con qualsiasi altro atteggiamento o modalità comportamentali, compreso l’abbigliamento”. L’ordinanza “vieta inoltre di richiedere informazioni a soggetti che pongono in essere questi comportamenti o di concordare con gli stessi l’acquisizione di prestazioni sessuali a pagamento”. Divieto esteso a coloro che alla guida di veicoli eseguano manovre pericolose o di intralcio alla circolazione stradale.

“Intendiamo combattere il fenomeno della prostituzione con controlli serrati e con l’applicazione rigorosa delle sanzioni previste nell’ordinanza comunale – afferma l’assessore alla Polizia Municipale Luciano Tirincanti - .Si tratta di scoraggiare in maniera ferma un” attività” che danneggia l’immagine della città e che costituisce per i cittadini e per  i nostri turisti un motivo di apprensione e allarme per l’intera collettività. Con l’intervento congiunto di tutte le nostre Forze dell’Ordine e la stagione estiva ormai alle porte, lavoreremo affinchè la città sia vivibile senza problemi di ordine pubblico”.

Le zone interessate dal provvedimento sono Via Torino, Via Milano, Via D’Annunzio fino al confine con il Comune di Rimini e le strade adiacenti; sulla ex SS 16 Adriatica il tratto compreso tra il Comune di Rimini e il Comune di Misano Adriatico e le strade adiacenti. La violazione è sanzionata con una multa, in misura ridotta, di 516 euro. Entro 60 giorni dalla contestazione o dalla notificazione dell’accertamento è ammesso il pagamento in misura ridotta di 258 euro. Nei confronti di trasgressori recidivi, a partire dalla seconda violazione, la sanzione verrà sempre applicata nella misura massima di 516 euro. In alternativa alla sanzione, le  persone dedite alla prostituzione, vittime di violenza o di grave sfruttamento, quindi in stato di particolare disagio potranno essere avviate a programmi di sostegno e reinserimento psicologico e sociale.

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