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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Riccione

Riccione, il Giudice di Pace di Rimini conferma multe ai clienti delle prostitute

Nei giorni scorsi il Giudice di Pace di Rimini ha confermato la sanzione di euro 516 a carico di due automobilisti colti, nella notte dell’8 agosto 2012 in via D’Annunzio

Nei giorni scorsi il Giudice di Pace di Rimini ha confermato la sanzione di euro 516 a carico di due automobilisti colti, nella notte dell’8 agosto 2012 in via D’Annunzio, a mercanteggiare con una prostituta dai finestrini dell’autovettura. Il pronunciamento con cui il Giudice ha respinto le tesi della difesa dei due automobilisti è stato preceduto dall’audizione come teste di uno degli agenti della Polizia municipale di Riccione che accertarono l’infrazione all’Ordinanza disposta dal sindaco Massimo Pironi contro la prostituzione in strada.

L’Ordinanza anti-prostituzione messa a punto dal Comando di Polizia municipale, non potendo impedire l’esercizio della prostituzione, che in quanto tale non è punibile per la legge italiana, mira a impedire la sosta degli avventori sulla pubblica via, in quanto pericolosa per la circolazione e l’incolumità pubblica, e a sanzionare l’abbigliamento e i comportamenti sconvenienti e indecorosi sulla pubblica via. Inequivocabile – secondo il verbale della sanzione e la testimonianza resa dagli agenti - l’abbigliamento della signora interpellata al finestrino dai due automobilisti: scarpette rosse con tacco spillo, calze a rete, minigonna all’inguine, un seno esibito in modo sfacciato. Anche la durata del dialogo tutto lasciava pensare tranne ad una semplice e occasionale richiesta di indicazione stradale o informazione turistica, come ha sostenuto la difesa dei due automobilisti.

Fu a quel punto che gli agenti decisero di intervenire accertando la violazione dell’Ordinanza che vieta il mercanteggiare del sesso sulla pubblica via, sanzionando di conseguenza sia l’offerente che i suoi potenziali avventori. Essendosi visti respingere un primo ricorso al Sindaco, che ha avuto come effetto il raddoppio della sanzione (da euro 250 a 516) i due automobilisti hanno così scelto di fare ricorso al Giudice di Pace, il quale ha ora confermato la correttezza della sanzione e, di conseguenza, la validità dell’impianto giuridico dell’Ordinanza anti-prostituzione in vigore sul territorio riccionese.

“Questo pronunciamento è un fatto rilevante e meritevole di nota – afferma il Comandante della Polizia municipale di Riccione Graziella Cianini -  in quanto conferma la validità della strategia di attacco al fenomeno della prostituzione che stiamo portando avanti e che si fonda sullo strumento dell’Ordinanza sindacale che chiama in causa oltre che chi si prostituisce anche il cliente”. Nella stessa notte dell’8 agosto 2012 in via D’Annunzio vennero rilevate e sanzionate complessivamente 15 violazioni all’Ordinanza, di cui 13 a carico di prostitute di ambo i sessi e due a carico dei loro clienti.

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