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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Riccione

Tavolini e sedie abusivi su viali e lungomare: la rabbia dei ristoratori

L'appello di Confcommercio: "Sono mesi che chiediamo un incontro al sindaco Tosi, ma non riusciamo a ottenerlo"

Mentre a livello nazionale prosegue la raccolta firme lanciata da FIPE “PerNonMangiarsiIlFuturo” con un appello alle istituzioni contro l’abusivismo nel settore della ristorazione e dei pubblici esercizi, continuano ad arrivare a Confcommercio provinciale segnalazioni da parte degli associati di Riccione sui numerosi abusi alle norme sull’occupazione del suolo per le attività artigianali, soprattutto nei viali centrali più turistici.

“Purtroppo la situazione sta passando il segno – commenta Alfredo Rastelli, presidente di FIPE – Confcommercio della delegazione di Riccione – e i malumori tra gli operatori di pubblici esercizi si stanno moltiplicando. Per questo riteniamo giusto che l’amministrazione dia un segnale per arginare questo dilagante abusivismo. Sembra infatti che a Riccione, se non sei un pubblico esercizio, puoi somministrare alimenti e bevande dove e come vuoi, senza servizi igienici per i clienti, senza i dovuti spazi per il personale, senza rispettare delle normative di occupazione del suolo. Al nostro settore si chiede di investire, di innovare, di creare occupazione e poi si lascia via libera a tutto ciò che toglie queste possibilità perché fa concorrenza sleale. Abbiamo appreso positivamente dell’avvio dei controlli contro abusivismo commerciale sull’arenile, ma ora chiediamo che si verifichi quello che succede sopra al lungomare, anche per rispettare quegli artigiani che, volendo stare alle regole, hanno richiesto e ottenuto in tempi recenti la licenza di pubblico esercizio”.

“Sono anni che nessuno controlla più il rispetto del regolamento, che pure esiste – dice Geo Ottaviani, titolare del ristorante Canasta -. Facendo così, in molti si sono sentiti tranquilli nell’aumentare a dismisura il numero di tavoli e sedie dentro e fuori la propria attività artigianale. Non solo: alcuni fanno abitualmente servizio al tavolo e in un’occasione si è addirittura arrivati a servire piatti agli avventori avvicinando un tavolo alla panchina comunale. Una situazione inaccettabile per chi invece sta alle regole, che ci sono anche per gli artigiani, ma sembra che a nessuno interessi farle rispettare. Tutto questo negli ultimi anni ha subito una prepotente accelerazione e a Riccione si è creata una giungla inestricabile. Cosa chiediamo? Semplicemente che il Comune e la Polizia municipale inizino ad aprire gli occhi ed intervengano a sanare una situazione che non fa bene alla città e non dà un’immagine seria ed edificante del nostro modo di fare turismo”.

“Anche questa fa parte di quelle situazioni di cui avremmo voluto parlare con il sindaco di Riccione – chiosa il presidente provinciale di Confcommercio, Gianni Indino - ma sono mesi che chiediamo un incontro senza riuscire ad ottenerlo. Di cose da dire ne avremmo, di suggerimenti costruttivi pure, ma la disponibilità del sindaco non c’è mai stata. Come associazione di categoria cosa dobbiamo fare per avere un confronto con l’amministrazione locale, parlare ai media? A noi parrebbe meglio discutere in anticipo, magari ad un tavolo, prima che i problemi si accumulino e creino criticità a tutto il settore imprenditoriale del nostro territorio”.

Pronta la replica dell'assessore alle attività economiche e alla polizia municipale onorevole Elena Raffaelli che, in una nota stampa dichiara di voler "tranquillizzare i rappresentanti di Confcommercio che i controlli sull’occupazione di suolo pubblico per le attività artigianali e per gli esercizi pubblici sul territorio comunale sono già partiti da diverse settimane, sono in corso e che, con l’ arrivo improvviso delle calde temperature, ci saranno con crescente incisività. Vorrei rassicurare i rappresentanti di Confcommercio che la nostra Polizia Locale svolge quotidianamente controlli con estrema attenzione e precisione per garantire il rispetto delle regole e per far si che ogni attività possa lavorare in tutta tranquillità, soprattutto adesso che è partita ufficialmente , dopo un mese di maggio fuori dagli schemi dal punto di vista meteorologico, la stagione estiva. Nella nostra città, ogni giorno alzano le saracinesche ottimi artigiani e ottimi pubblici esercizi, chi và sopra le righe viene sanzionato. Non ci sono più controlli a favore di una categoria e a scapito di un’altra, non ci sono forme di intolleranza verso gli artigiani o verso i pubblici esercizi. I controlli, riassicuro i rappresentanti di Confcommercio, sono sempre gli stessi".

"Da metà aprile, in concomitanza con l’allestimento della Primavera del Giro - prosegue la Raffaelli - sono partiti con cadenza bisettimanale puntuali verifiche in viale Dante che ad oggi hanno portato a una decina di sanzioni per occupazione abusiva di suolo pubblico al codice della strada e al regolamento del decoro urbano in vigore su viale Dante. Controlli costanti e mai interrotti, nonostante le frequenti piogge e il tempo decisamente poco primaverile delle ultime settimane. Naturalmente l’attenzione e i controlli degli agenti garantisco che saranno, come per gli anni scorsi, precisi e sistematici per tutti gli assi commerciali della città. Non perché qualcuno alza la voce, non perché, ribadisco, ci sia una disparità a discapito di alcuni, ma molto semplicemente, perché l’attenzione di questa amministrazione è stata, fin dal suo insediamento, molto forte nei confronti di chi non si mantiene ai regolamenti, delle necessità di decoro, e non da ultimo verso l’ascolto dei cittadini".

Per Mauro Gardenghi, presidente onorario di di Confartigianato, "le dichiarazioni della Confcommercio di Riccione sinceramente mi appaiono come una polemica del tutto fuori luogo. Mi riferisco nella parte nella quale si evidenzia un presunto abusivismo facendo riferimento all’attività artigianale di produzione e vendita di alimenti. E’ ben chiaro a tutti gli imprenditori la differenza che passa fra il porgere un prodotto alimentare ed offrire eventualmente l’opportunità di consumarlo subito o passeggiando per strada, e quanto avviene nei pubblici esercizi di ristorazione dove c’è servizio. E’ tutto ben regolamentato e a dire il vero a noi non risulta proprio che a Riccione manchino i controlli affinché tutto sia svolto nel rispetto delle norme. Leggo di incontri chiesti da Confcommercio all’Amministrazione e non concessi, di necessità di confronto. Tutto legittimo. Ma tirare in ballo strumentalmente categorie economiche e rappresentarne l’attività come abusiva è davvero una polemica inutile, che produce danno a tutte le imprese che operano nel settore alimentare. Piuttosto, siamo disponibili ad un confronto con l’Amministrazione e le categorie economiche su questi temi, che certamente sono importanti per il nostro turismo e per le nostre eccellenze alimentari".

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