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Cronaca Riccione

Hip Hop, gli organizzatori danno l'ultimatum: "Se non abbiamo le strutture per tre anni gratis andiamo via"

"Abbiamo bisogno di garanzie e le vogliamo nero su bianco, altrimenti sarà l'ultimo anno, non abbiamo paura"

Tensione alle stelle all'incontro stampa "Per un pugno di euro", convocato venerdì dagli organizzatori dell’Hip Hop Contest di Riccione e Riccione Danza. Sul piatto la concreta possibilità delle manifestazioni allontanarsi dalla Perla Verde. L’incontro, voluto da Idea s.r.l/Cruisin’, con la collaborazione del consorzio Costa Hotels, è stata l'occasione per ribadire a gran voce le richieste necessarie per andare avanti. Ennio Tricomi, patron dell'Hip Hop ha sottolineato di avere già detto chiaro e tondo all'amministrazione comunale come stanno le cose: "Per restare a Riccione abbiamo bisogno di garanzie e chiediamo di godere gratuitamente per tre anni del Palazzo dei congressi di Riccione e del Palazzo del Turismo".

Tricomi conitnua evidenziando che portare la manifestazione nella Perla Verde resta un grande piacere, "siamo felici di essere qui e il cambio delle strutture il Comune riceve diversi benefici, organizziamo serate gratuite e portiamo migliaia di artisti e turisti. Non vogliamo un euro di contributo, ma le strutture servono gratis, del Playhall non sappiamo cosa farcene, non è adatto". Rispetto alle richieste del Comune Tricomi ribatte: "Ci hanno chiesto 25mila euro per 5 giorni per il Palazzo dei Congressi, un prezzo sembra scontato, il primo prezzo sarebbe stato circa 31mila euro. Se mi ritrovo a pagarlo salderò il conto alla fine dell'evento estivo e poi faremo le valigie, sono in tanti a corteggiarci".

"Aspettiamo una risposta dall'amministrazione, possono trovare le risorse anche a livello regionale per venirci incontro. Attendiamo con grande speranza. Dal 2009 al 2019 sono dieci anni e vuol dire aver superato la crisi del settimo anno, vuol dire essersi affezionato alle persone, alle loro tradizioni, ai loro sorrisi ed ai loro momenti di tristezza e difficoltà. Vuol dire riconoscere le strade calpestate più volte, i sapori e gli odori della città. Questo incontro ha il valore di un puntino nero su un manifesto bianco, troppo piccolo per nuocere e troppo visibile per nascondersi. Le nostre intenzioni sono opposte e cioè appartengono alle certezze oltre qualsiasi interpretazione. Vogliamo fare il punto di questi dieci anni e decifrare i comportamenti per evidenziare i nostri errori che certamente sono stati tanti per raccogliere tanta solidarietà dagli amici e collaboratori e tanta poca stima da coloro che contano e che decidono del nostro presente e soprattutto del nostro futuro. Questi dieci anni sono passati in fretta ma hanno lasciato il segno ed una serie di segnali che devono condurci verso il futuro migliore. Abbiamo presentato i nostri progetti dopo aver mostrato le nostre capacità. Prima erano sogni ora sono realtà possibili, che potranno trasformarsi in obiettivi e fini accessibili soltanto a patto che non si naviga a vista come è avvenuto fino ad ora.  Ecco offriamo consapevolezza e pretendiamo certezze, quindi collaborate con noi nei termini più aridi e concreti oppure indicateci la strada per uscire dal disorientamento con atti di estrema maturità".

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