Spaccata in pieno giorno in viale Ceccarini: sfondata e depredata una gioielleria
Alla luce del giorno, in piena zona pedonale e in uno dei posti più frequentati di Riccione. Non si ferma nemmeno in pausa pranzo il "lavoro" dei ladri
Alla luce del giorno, in piena zona pedonale e in uno dei posti più frequentati di Riccione. Non si ferma nemmeno in pausa pranzo il “lavoro” dei ladri che, nel pomeriggio di martedì intorno alle 14.15, hanno effettuato una vera e propria spaccata in viale Ceccarini al civico 55, alla gioielleria Tamburini. I malviventi hanno sfondato la vetrina del locale con una Ford Focus, presumibilmente rubata. Hanno arraffato quanto più potevano e poi sono fuggiti a tutta velocità con un’altra vettura, un suv di colore bianco. Secondo i primi accertamenti dei carabinieri, che indagano sulla spaccata, una banda composta da tre o quattro individui col volto coperto, è arrivata in viale Ceccarini poco dopo le 14 con due vetture. La prima, una Focus risultata rubata, è stata utilizzata come ariete per sfondare la vetrina blindata. Dopo il primo colpo con la parte posteriore del veicolo, uno dei complici ha utilizzato una pesante mazza per completare la spaccata mentre, un terzo individuo, ha iniziato ad arraffare tutti i gioielli e gli orologi presenti nella vetrina.
Completata la razzia, i malviventi sono saltati a bordo della seconda vettura, un suv bianco sempre della Ford, e sono fuggiti a tutta velocità mentre scattava l'allarme che ha fatto arrivare sul posto i militari dell'Arma. Secondo alcune testimonianza, i componenti della banda erano armati e sono state diramate le ricerche per cercare di bloccare l'auto dei fuggitivi. Gli inquirenti dei carabinieri hanno effettuato i rilievi di rito per cercare di individuare delle impronte digitali sia dalla Focus abbandonata in viale Ceccarini che sulla mazza utilizzata dai malviventi. Acquisiti anche i filmati delle telecamere a circuito chiuso che sorvegliano la zona. Al momento il bottino è ancora in corso di quantificazione ma, dalle prime indiscrezioni, sarebbe alquanto ingente e supera i 300mila euro. Nel pomeriggio l'auto utilizzata per la fuga, una Ford Kouga, è stata ritrovata dai carabinieri abbandonata sul lungomare tra Riccione e Misano.
