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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Riccione

La Provincia: "Riccione stazione declassata? Non ci stiamo"

Rete Ferroviaria Italiana (RFI) sta proseguendo nel programma di realizzazione di un sistema ferroviario ‘snello’, riducendo i servizi e le infrastrutture presenti nelle stazioni considerate minori

Rete Ferroviaria Italiana (RFI) sta proseguendo nel programma di realizzazione di un sistema ferroviario ‘snello’, riducendo i servizi e le infrastrutture presenti nelle stazioni considerate minori. La cosa riguarda anche situazioni presenti nel territorio riminese, vale a dire Riccione. Lo rende noto l'assessore provinciale alla Mobilità Vincenzo Mirra.

Spiega Mirra: “Da un lato c’è una evidente logica di risparmio complessivo, evitando manutenzioni per servizi che ovviamente hanno dei costi; dall’altro l’intendimento di puntare sempre più su determinati centri nevralgici, ‘derubricando’ il resto a fermata, vale a dire in buona sostanza stazioni declassate. Quanto già inserito nella programmazione di RFI riguardante Riccione (località, secondo i recenti documenti di pianificazione ferroviaria, ‘priva di deviatoi’) è solo la prosecuzione di quanto già accaduto nel passato per altre stazioni, vedi Viserba o Bellaria Igea Marina”.

“Il rischio insito in questa politica industriale è che su molte tratte, compresa la Cattolica/Ravenna e la Cattolica/Bologna sarà difficilissimo governare la marcia parallela dei treni o più semplicemente regolare il traffico in caso di ritardi o guasti dei treni, poiché assenti per diversi chilometri stazioni di scambio e relazioni tra binari dispari e pari (che rappresentano le opposte direzioni di marcia).

Questo è problematico nel momento in cui si chiedono più servizi e più treni, che ovviamente possono avere guasti e ritardi. Non vogliamo sostenere che RFi non faccia investimenti, ma sembra che non tenga in adeguato conto che la forza della rete è appunto data dalle caratteristiche complessive del sistema e non solo dalla presenza di punte di eccellenza. Occorrerebbe una più articolata visione complessiva per non penalizzare nessun tipo di utenza e riuscire, come certamente è nell’interesse di RFi e di Trenitalia, a soddisfare i diversi tipi di utenza: dai pendolari, ai viaggiatori occasionali al segmento più alto rappresentato dalla positiva novità dei Freccia Rossa.”.

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