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Cronaca Riccione / Viale Enna

Riccionese 85enne massacra la vicina di casa prendendola a martellate in testa

Grave fatto di sangue nella mattinata di martedì a Riccione quando l'anziano, pare in preda a un raptus, ha aggredito la donna. L'uomo è stato arrestato con l'accusa di tentato omicidio

Sembra essere un raptus di follia quello che, martedì mattina, ha colpito un 85enne pensionato riccionese che ha massacrato l'anziana vicina, 79 anni, colpendola alla testa con una mazzetta da muratore. Secondo una prima ricostruzione, l'anziano si è presentato a casa della donna con una scusa per poi colpirla con un pesante martello per tre volte all'altezza del capo. L'anziano è stato bloccato dai Carabinieri e portato in caserma, dove è stato sottoposto in stato di fermo per tentato omicidio.

Anziano massacra di botte la vicina

L'episodio si è consumato intorno alle 10.30 in un condominio in via Enna. All'origine del raptus di follia ci sarebbero alcune ruggini dovute a questioni condominiali, in particolar l'abbassamento della temperatura del riscaldamento centralizzato e il rumore generato dall'aspirapolvere accesa quotidianamente dall'anziana dopo pranzo. L'85enne, residente al secondo piano, si è armato di un martello, prendendolo dal garage.

Quindi si è presentato nell'appartamento della donna, che si trova al piano superiore, chiedendole di vedere come erano disposte le finestre. Appena la 79enne ha voltato le spalle, l'anziano ne ha approfittato per colpirla al capo per tre volte. La donna è stramazzata per terra, urlando ed attirando l'attenzione dei vicini di casa. Immediato l'intervento degli uomini dell'Arma, che hanno bloccato l'aggressore.

La malcapitata è stata soccorsa dai sanitari del "118" e trasportata all'ospedale 'Ceccarini', dove i medici le hanno applicato alcuni punti sul capo. Non sono emerse fratture o traumi, ma resta ricoverata in osservazione anche per l'età non verde. Contemporaneamente l'85enne è stato interrogato dai Carabinieri. Avrebbe confessato la sua intenzione di uccidere la dirimpettaia, rammaricandosi di non esser riuscito nell’intento auspicando di poterla rincontrare e terminare l’opera. Ora è in carcere a disposizione del pubblico ministero di turno Stefano Celli.

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