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Cronaca Viserba

Richiedenti asilo in un hotel a due passi dal mare. Il comitato: "Si era detto mai più, non fa bene al turismo"

Il caso denunciato dal comitato Viserba Punto e a capo: "Si è a lungo dibattuto sul tema di destinazione d’uso di questi alberghi in piena zona turistica e ora c’è un nuovo caso”

Richiedenti asilo ospitati in un hotel dismesso poco distante dal mare. A Viserba torna a montare la polemica. La struttura in questione è l’ex albergo Grazia e a segnalare la vicenda è un gruppo di cittadini attraverso il comitato Viserba Punto e a capo. “Da circa tre settimane alcuni cittadini ci hanno segnalato la presenza di persone all’interno dell’hotel chiuso – spiegano i promotori del comitato -, sarà tutto legittimo e non abbiamo nulla nei confronti di questi ragazzi, ma si è a lungo dibattuto sul tema di destinazione d’uso di questi alberghi in piena zona turistica e ora c’è un nuovo caso”.

Dalla Prefettura viene confermato che attualmente in quella struttura sono ospitate una ventina di persone e che il numero non è destinato ad aumentare. Quell’immobile rientrava ancora all’interno di un bando degli scorsi anni, con i gestori che erano entrati in graduatoria. A fronte dei numerosi arrivi su scala Nazionale, anche la Prefettura di Rimini, come tutte le altre realtà provinciali, si trova a dover fare i conti con numeri che stanno negli ultimi tempi aumentando. E fa il possibile per trovare le migliori soluzioni. Sul tema però si era posta un’attenzione particolare, tant’è che nei nuovi bandi viene raccomandato di evitare strutture sul lungomare.

Ora i cittadini chiedono se è possibile trovare una soluzione alternativa. “Ci auguriamo che il sindaco dia corso, o solleciti l'Ente preposto alla gestione del fenomeno, affinché vengano accompagnate queste persone in strutture meglio organizzate e, soprattutto, fuori dalla zona turistica – è la nota diffusa dal comitato Viserba Punto e a capo -. Leggiamo da anni affermazioni del nostro sindaco Jamil, sulla distribuzione dei profughi nel territorio riminese, che escludono categoricamente l'ipotesi del loro soggiorno in zona turistica. Però i fatti, oggi, sembrano contraddire quella buona intenzione”.

Il comitato poi argomenta la questione e la propria posizione: “In Via Palotta, al centro di una delle zone turistiche più interessanti di Viserba, all'interno di un vecchio albergo, in condizioni di degrado avanzato, sono ospitate persone provenienti, presumibilmente, da nazioni disastrate o in guerra. Senza entrare, in questa sede, nella tematica europea della migrazione intercontinentale, facciamo presente che l'uso temporaneo di queste strutture alberghiere marginali per alloggiare profughi non è accettabile”.

“Non lo è, in primo luogo, perché le parole del sindaco erano chiare e ci si aspettava una coerenza nei fatti – conclude il comitato -. In secondo luogo perché non ci pare corretto che il destino dei vecchi hotel dismessi debba caratterizzarsi con l'uso temporaneo (o magari continuativo) delle popolazioni in transito. Ciò distoglie il dibattito al vero tema dell'uso delle strutture oramai fuori mercato. La terza motivazione riguarda un caso analogo, avvenuto in un'altra struttura di Viserba in cui si sono create tensioni con i cittadini, terminato con lo spostamento dei profughi in un albergo di altro comune”.

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