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Cronaca

Riciclaggio di denaro sporco, Rimini nella top five per le segnalazioni di operazioni sospette

A lanciare l'allarme è la Cgil Emilia-Romagna che sottolinea come tutto il territorio regionale è a rischio

I dati sulle segnalazioni sospette di riciclaggio dell'ultimo report Uif-Banca d'Italia, sul secondo semestre 2020, allarmano di nuovo la Cgil Emilia-Romagna. Il territorio regionale risulta al quinto posto in classifica e secondo nel solo centro-nord. E tra i primi cinque posti nazionali, per numero di segnalazioni in base alla popolazione, c'è Rimini. L'Emilia-Romagna ha registrato, nel semestre scorso, ben 4.329 segnalazioni, con 7.810 casi per l'intero 2020. "Come dire: 21 casi ogni santo giorno, oppure, quasi uno ogni ora che passa", segnala per il sindacato il funzionario modenese Franco Zavatti. In graduatoria, Bologna segna 1.852 segnalazioni (cinque ogni giorno), Modena 1.060 (quasi tre al giorno), Reggio Emilia con 1.005, Parma con 880, Rimini con 804. E' come dire che si raccoglie un fascicolo di riciclo ogni 112 imprese a Rimini, ogni 116 a Bologna, ogni 138 imprese modenesi...", traduce Zavatti. La lista dei settori coinvolti recita industria, edilizia, agricoltura, commercio e servizi. Così, la Cgil dice di sollecitare "da tempo, ma finora è poco ascoltata, che questo triste quadro del riciclaggio 'locale' venga affrontato nei tavoli provinciali per la legalità, coinvolgendo oltre agli organi dello Stato, le rappresentanze imprenditoriali, sindacali, dei professionisti/consulenti e delle Istituzioni locali. La nostra società ne ha bisogno".
 

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