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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

"Ricuciamo", una linea d'abbigliamento con i capi prodotti dalle mamme vittime di violenza

I laboratori che avevano preso il via a Novembre scorso, prevedevano la realizzazione di indumenti nati dalla rigenerazione di stoffe utilizzate per realizzare capi innovativi

Dopo appena due mesi dalla partenza del laboratorio sartoriale, patrocinato dalla Provincia di Rimini e dal Gruppo Aeffe, denominato Fantasie di Perle e dedicato alle madri in situazioni di disagio ospitate nella comunità gestita dall’istituto Maestre Pie dell’Addolorata a Rimini, è nata ‘Ricuciamo’, la prima linea di abbigliamento pop e giovane. I laboratori che avevano preso il via a Novembre scorso, prevedevano la realizzazione di indumenti nati dalla rigenerazione di stoffe utilizzate per realizzare capi innovativi.

Il progetto ha un duplice scopo, da un lato fornire alle ragazze una serie di competenze utili per acquisire una nuova e creativa professionalità e dall’altro promuovere linee di abbigliamento giovane la cui vendita sarà finalizzata a scopo benefico.

Fondamentale, nella realizzazione di questi primi capi (6 modelli di felpe), il coinvolgimento di tanti professionisti della moda che hanno messo a disposizione le loro competenze ed esperienze per la buona riuscita del progetto.

Primo fra tutti lo stilista Mirco Giovannini che ha lavorato  presso diverse aziende e grandi maison del lusso tra cui Versace, La Perla e Jean Paul Gaultier. Ha creato abiti per star quali Beyoncé e Lady Gaga. E proprio lui dichiara: “E’ stata un’esperienza che mi ha arricchito umanamente. Ho conosciuto la fragilità di queste giovani donne e ho cercato di infondere loro la passione per il lavoro di qualità, fatto a mano, frutto di ricerca e studio. Queste ragazze, che provengono da storie difficili, hanno grandi capacità che purtroppo sono state troppo a lungo represse dalla vita passata ma che possono emergere attraverso un lavoro di gruppo e tanto amore che spero di aver trasmesso loro in questi mesi. Per questo motivo sulle felpe realizzate abbiamo scritto J’aime la liberté, un inno alla voglia di essere liberi e indipendenti, a vivere la vita nel pieno della sua bellezza e straordinaria pienezza e perché no a viverla Rock". 

“Non immaginavamo tanta solidarietà – commenta la Legale rappresentante dell’Istituto Maestre Pie dell’Addolorata Suor Mirella Ricci – è stata invece una valanga di affetto arrivata da tanti professionisti del settore della moda che si è concretizzato in questo bellissimo risultato. Le giovani mamme che accogliamo hanno bisogno più che mai di vedere riconosciute le proprie capacità per potenziare la loro autostima per anni sopita a causa dei maltrattamenti. Con questi laboratori abbiamo dimostrato che anche il mondo della Moda troppo spesso considerato effimero, può essere un canale per il Sociale”.
 

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