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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Un rientro a scuola a spezzatino. "Tra prof positivi o in quarantena si va in classe solo per tre ore"

In alcune scuole il 20% del corpo docente assente. All'Itts Belluzzi-Da Vinci una ventina di classi costrette a un orario di lezioni ridotto

E’ una ripresa delle lezioni a spezzatino. Tra professori in quarantena, altri contagiati, un numero crescente di richiesta di attivazione in Dad da parte degli studenti, la scuola sta vivendo un rientro dopo le vacanze di Natale molto complicato. E ci sono classi che, in aula, ci stanno andando per fare solamente tre ore di lezione. Problemi e difficoltà nel fare quadrare cattedre e sostituzioni si riscontrato un po’ in tutti gli istituti. All’Istituto Itts Belluzzi-Da Vinci una ventina di classi sono state costrette a posticipare l’ingresso e ad anticipare l’uscita da scuola.

“Far quadrare assenze e sostituzioni del corpo docente è una fatica immane – racconta la professoressa Sabrina Venturi -, attualmente i professori assenti sono circa il 10% perché in situazione di quarantena o contagiati e ogni giorno si sommano liste di colleghi da sostituire”. Questo sta iniziando a comportare la difficoltà di coprire l’intero orario delle lezioni. Con classi che entrano dopo ed escono prima, complici le cattedre scoperte.

Ma non va meglio nemmeno tra gli alunni. Anche in questo caso ogni giorno che passa si registra un aumento di studenti a casa. “Attualmente 155 alunni su circa 1.600 ha richiesto e ha attivato la Dad a distanza, parliamo di un 10% - aggiunge Venturi -, ma è un dato destinato a salire nelle prossime ore. Ogni giorno si aggiungono nuove richieste”.

Anche nelle scuole Primarie e Secondarie di primo grado in provincia i numeri proseguono sulla stessa falsariga. Se non peggio. Con alcuni istituti che arrivano anche ad avere un 20% di insegnanti al momento a casa. I presidi dei vari istituti sono tutti alle prese con i super straordinari per fare quadrare calendari e orari.

Il dibattito sulla scelta della riapertura delle scuole continua a tenere banco in tutto il Paese. "Questa cosa del rientro adesso nelle scuole è imprudente e ingiustificata in una situazione in cui non ce lo possiamo permettere" ha detto stamane l'infettivologo Massimo Galli su Rai 3. Ma il ministero tira dritto, come spiega il sottosegretario di Stato alla Salute Andrea Costa: “Chi vuole mettere in Dad da subito tutti i nostri ragazzi vuole tornare a chiudere il Paese. Questo Governo è di tutt'altra idea. Le nostre scelte vanno tutte nella direzione di tenere aperta l'Italia, anche e soprattutto gli istituti scolastici. Abbiamo scelto di tutelare il più possibile la scuola in presenza, perché luogo di crescita e presidio per la comunità: i nostri alunni hanno già pagato un prezzo troppo alto in questa pandemia”.
 

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